La Quaresima è l'incontro con il figlio dell'uomo che zittisce le condanne che sanno di ipocrisia, perché circoscrivono l'orizzonte della legge all'unico peccato della donna, quello sessuale, quello dell'adulterio, quasi esistesse solo quello: "Chi di voi è senza peccato?". "Se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi".
Ed è sconcertante notare che l'hanno portata, la donna, nel tempio. E che loro siano i difensori della legge e della religione, gli osservanti.
E' sconcertante notare come proprio tra gli osservanti si annidi la razza dei lapidatori. Tutto quello che sanno immaginare e proporre è lapidare, coprire di pietre.
E' sconcertante e dovrebbe interrogarci profondamente come chiesa, può succedere anche oggi che l'uomo, la donna smarriti del nostro tempo si trovino in mezzo e percepiscano la chiesa dall'altra parte, non dalla parte del Signore, una chiesa delle pietre:
di pietra lo sguardo,
di pietra il giudizio,
di pietra la condanna.
Una chiesa pietrificata.
Ciascuno di noi oggi dovrebbe interrogarsi sulla qualità della sua testimonianza:
testimoniamo la chiesa di pietra o la chiesa di Gesù?
Se da un lato la donna sentiva la durezza della voce, dall'altro sentiva
il silenzio che l'accoglieva,
la voce che la difendeva,
lo sguardo che la risollevava, la risuscitava.
Don Angelo Casati
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