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giovedì 21 marzo 2013
un avvertimento continuo per mantenere ognuno di noi nella umiltà e nella coscienza della propria fragilità
le parole di Carlo Carretto. Anche lui si pose questa domanda - “perchè rimango nella Chiesa? - e ci diede questa risposta: “Quando ero giovane non capivo perché Gesù, nonostante il rinnegamento di Pietro, lo volle capo, suo successore, primo Papa. Ora non mi stupisco più e comprendo sempre meglio che avere fondato la Chiesa sulla tomba di un traditore, di un uomo che si spaventa per le chiacchiere di una serva, era un avvertimento continuo per mantenere ognuno di noi nella umiltà e nella coscienza della propria fragilità. No, non vado fuori di questa Chiesa fondata su una roccia così debole, perché ne fonderei un'altra su una pietra ancora più debole che sono io”.
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