O minimo fra i mortali, vuoi trovare la vita?
Custodisci in te la fede e l'umiltà
e scoprirai in esse la compassione, il soccorso,
le parole che Dio dirà al tuo cuore,
anzi Lui stesso che ti protegge
e ti rimane accanto in maniera ora segreta ora visibile.
Vuoi non perdere ciò che appartiene alla vita eterna?
Cammina per la strada della semplicità
e non pretendere di essere saggio davanti a Dio.
Mentre la fede segue la semplicità,
invece la speculazione sottile e tortuosa
segue la presunzione.
Essa allontana da Dio.
Quando vieni davanti a Dio per pregare,
diventa nel pensiero piccolo come la formica,
come un verme della terra,
come un bimbo che non sa parlare.
Non metterti a fare davanti a Dio sottili ragionamenti,
ma avvicinati a lui con cuore di fanciullo.
Presentati a lui per ricevere quella sollecitudine
che un padre prodiga al suo piccino,
perché sta scritto che il Signore protegge gli umili.
Mettiti a pregare senza indugi,
supplica con tutto il cuore,
chiedi con fervore,
finché tu non riceva.
E bada di non essere fiacco e trascurato.
Verrai esaudito se avrai fatto violenza a te stesso,
gettando in Dio con fiducia totale la tua preoccupazione
e sostituendo le tue misure prudenziali con la Provvidenza divina.
Quando Dio vedrà la tua buona volontà
e con quale purezza di cuore
ti fidi di Lui più che di te stesso,
costringendoti a sperare in Lui più che nelle tue forze,
allora una potenza che ignori scenderà a dimorare in te;
e tu sentirai in tutte le fibre dell'essere
la potenza di Colui che indubitabilmente è lì con te.
(Isacco di Ninive, Discorso 19).
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