La riconciliazione con Dio è intesa talora in modo perverso.
Pensiamo di dover rabbonire un dio arrabbiato per le nostre malefatte.
Ma non potendo noi placare adeguatamente la sua maestà,
infinitamente offesa, il Figlio crocifisso si offre come espiazione infinita, proporzionata alla dignità infinita dell'offeso.
Ma che dio è uno che si placa e si sente soddisfatto dal sangue del figlio? Sembra piuttosto un vampiro.
Idee di questo tipo, apparentemente pie,
ma radicalmente perverse,
trovano subito rispondenza nel cuore dell'uomo:
riflettono la falsa immagine di Dio, suggerita da Satana ai progenitori e confermata da predicatori di tutte le religioni e confessioni all'interno di esse.
Questa religiosità naturale produce sudditanza e
buone offerte monetarie per sedare sensi di colpa.
Sarà utile per costruire nuove chiese,
non certo per formare la Chiesa alla libertà dei figli di Dio.
Silvano Fausti
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