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martedì 22 febbraio 2011

Pensi troppo e pensi troppo poco, perché non pensi con la tua testa


"Non pensi nella maniera giusta, Jun" sospirò un giorno Shomintsu.
"Primo perché pensi troppo, secondo perché non pensi abbastanza".
"Non capisco. Sembrano l’uno il contrario dell’altro".
"Pensi troppo perché tra te e il mondo frapponi il pensiero. Parli invece di osservare, proietti idee preconcette più che cogliere i fenomeni. Anzichè guardare la realtà come si presenta la vedi attraverso gli occhiali colorati che ti metti sul naso… Sei tu che impoverisci la tua percezione, perché vedi solo ciò che tu stesso ci metti: i tuoi pregiudizi".
"D’accordo, penso troppo. Allora come puoi dire che non penso abbastanza?".
"Non pensi abbastanza perché ripeti, rimugini e riproponi luoghi comuni, opinioni scontate che prendi per verità senza analizzarle. Come un pappagallo prigioniero di una gabbia di pregiudizi. Pensi troppo e pensi troppo poco, perché non pensi con la tua testa".
(Eric-Emmanuel Schmitt, Il lottatore di sumo che non diventava grosso)

martedì 27 aprile 2010

Nessuno può chiudere gli occhi

E ancora...
Siamo morali quando usciamo dal nostro egoismo e ci liberiamo dall'estraneità nei confronti degli altri esseri, e condividiamo tutto quel che della loro vita e sofferenza si svolge intorno a noi. Solo in virtù di questa qualità siamo veramente uomini, possediamo una moralità nostra, salda, suscettibile di sviluppo, autonoma.
...Nessuno può chiudere gli occhi e considerare come non accaduta la sofferenza, di cui evita la vista.
...Nessuno può chiudere gli occhi e considerare come non accaduta la sofferenza, di cui evita la vista.Nessun raggio di sole va perduto. Il verde che risveglia ha però bisogno di tempo per crescere e al seminatore non sempre è dato partecipare al raccolto.
Albert Schweitzer