sabato 2 novembre 2019

Abbandono

Quel che mi accadrà oggi,

mio Dio, non lo so.
Tutto quello che so
è che nulla mi accadrà
che tu non abbia preveduto
e disposto per il mio maggior bene
da tutta l’eternità.
Questo solo mi basta.
Ti domando
in nome di Gesù Cristo
e per i suoi innumerevoli meriti
la pazienza nelle tribolazioni
e la perfetta accettazione
perchè tutto quello che tu vuoi
o permetti che accada
sia per la tua gloria
e per la mia santificazione.
(Giacomo Alberione)

lunedì 21 ottobre 2019

Padre Nostro


Non dire Padre
se ogni giorno non ti comporti come suo figlio.
Non dire nostro
se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli
se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome
se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno
se lo confondi con il successo materiale.
Non dire sia fatta la tua volontà
se non la accetti quando è dolorosa.
Non dire dacci oggi il nostro pane quotidiano
se non ti curi della gente che ha fame.
Non dire rimetti a noi le nostre colpe
se porti rancore verso tuo fratello.
Non dire non ci indurre in tentazione
se ha intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male
se non prendi posizione contro il male.
Non dire amen
se non hai preso sul serio le parole di questa preghiera.
Anonimo

sabato 19 ottobre 2019

Dedicato a te

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per contare le stelle
e tempo per crescere, per maturare. 
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
ELLI MICHLER-

giovedì 17 ottobre 2019

Si chiama Amore

Si chiama Amore
ogni superiorità,
ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi
e per il nostro destino,
affettuosa adesione
a ciò che l’Imperscrutabile
vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo
e di comprenderlo.
Questo è cio
a cui tendiamo.

Herman Hesse

lunedì 7 ottobre 2019

LA RICETTA di Mascha Kaleko

Scaccia la paura
e la paura della paura.
Per qualche anno le cose basteranno.
Il pane nel cassetto
e il vestito nell'armadio.
Non dire mio.
Hai preso le cose solo in prestito.
Vivi ne tempo e capisci
che poche cose ti servono.
Accasati.
E tieni pronta la valigia.
E' vero quello che dicono:
ciò che deve succedere, succederà.
Non andare incontro alla pena.
E quando arriva,
guardala tranquillamente.
E' effimera come la felicità.
Non aspettare nulla.
E abbi cura del tuo segreto.
Anche il fratello tradisce
se si tratta di te o di lui.
Prendi la tua ombra 
come compagna.
Scopa bene la tua stanza.
E saluta il tuo vicino.
Aggiusta il recinto
e anche il campanello alla porta.
Tieni aperta la ferita dentro di te
sotto il tetto delle cose che passano.
Strappa i tuoi piani. Sii saggio
e credi nei miracoli.
Sono iscritti da tanto tempo
nel grande piano.
Scaccia la paura
e la paura della paura.

domenica 6 maggio 2018

dal silenzio, e al silenzio ritorna

“Esiste un silenzio
che è
un elemento primordiale
sul quale la parola scivola e si muove,
come il cigno sull’acqua.
Per ascoltare con profitto una parola,
conviene creare dapprima in noi stessi questo lago immobile….
La parola sorge
dal silenzio,
e al silenzio
ritorna”.
(Jean Guitton, La Solitude et le silence).

sabato 5 maggio 2018

Tu sai ascoltare il mio silenzio per questo ho bisogno di te

In un suo meraviglio testo, “Meditare da cristiani”,
von Balthasar parla del silenzio come
premessa per vivere gli Esercizi spirituali:
Chi vuole udire qualcosa
deve prepararsi con il silenzio alla capacità di udire.
Se lui stesso parla o parlano in lui i suoi pensieri, desideri, preoccupazioni,
allora il rumore che fanno renderà impotente
la sua capacità di ascolto.
Perciò ogni istruzione alla meditazione
incomincia con la richiesta
di creare silenzio e vuoto interiore,
affinché ci sia spazio per ciò che deve venire accolto.
Si parla
 di «interrompere»,
 di «concentrazione» della coscienza diffusa,
 di «percorrere» il misterioso cammino verso l’interiorità, ecc.
Ma a buon diritto si può dubitare che un tale sforzo,
nella sua nuda negatività,
conduca già a quella positiva disponibilità di ascolto
che distingue
la meditazione cristiana da altre forme di contemplazione, nelle quali,
poiché non vi risuona nessuna parola da parte di Dio,
una tale disponibilità è superflua.
Cristianamente il silenzio richiesto
non deve essere realizzato precedentemente dall’uomo,
anzi il credente deve rendersi conto che
egli possiede già da sempre in sé e contemporaneamente in Dio 
la «cameretta» silenziosa e nascosta in cui deve entrare (Mt 6,6) 
e in cui è presso il Padre”.
Lo afferma anche la letteratura:
“Tu sai ascoltare il mio silenzio per questo ho bisogno di te“.