sabato 18 agosto 2012

collegare i frammenti sparsi in un disegno

Per vedere una città non basta tenere gli occhi aperti. Occorre per prima cosa scartare tutto ciò che impedisce di vederla, tutte le idee ricevute, le immagini precostituite che continuano a ingombrare il campo visivo e la capacità di comprendere. Poi occorre saper semplificare, ridurre all'essenziale l'enorme numero d'elementi che ad ogni secondo la città mette sotto gli occhi di chi la guarda, e collegare i frammenti sparsi in un disegno analitico e insieme unitario, come il diagramma d'una macchina, dal quale si possa capire come funziona...(Italo Calvino)

venerdì 17 agosto 2012

La malinconia è il prezzo della nascita dell'eterno nell'uomo

"Quella noia significa che, nelle cose, noi cerchiamo, appassionatamente e dappertutto alcunché che le cose non possiedono. […] Si cerca e ci si sforza di prendere le cose così come si vorrebbe che fossero; di trovare in esse quel peso, quella serietà, quell'ardore e quella forza compiuta delle quali si ha sete: e non è possibile. Le cose sono finite. Tutto ciò che è finito, è difettoso. E il difetto costituisce una delusione per il cuore, che anela all'assoluto. La delusione si allarga, diviene il sentimento di un gran vuoto… Non c'è nulla, per cui valga la pena di esistere. Non c'è nulla, che sia degno che noi ce ne occupiamo. […] Noi sentiamo una insoddisfazione particolarmente violenta per ciò che è finito. […] Proprio l'uomo malinconico è più profondamente in rapporto con la pienezza dell'esistenza. […] Per conto mio, io credo che di là da qualsivoglia considerazione medica e pedagogica, il suo significato sta in questo che è un indizio dell'esistenza dell'assoluto. L'infinito testimonia di sé, nel chiuso del cuore. La malinconia è espressione del fatto che noi siamo creature limitate, ma viviamo a porta a porta con… ebbene sì, abbandoniamo alla fine il termine troppo prudenziale e astratto, di cui ci siamo serviti sinora: il termine di "assoluto"; scriviamo, al suo posto, quello che solo si addice: viviamo a porta a porta con Dio. Siamo chiamati da Dio, eletti ad accoglierlo nella nostra esistenza. La malinconia è il prezzo della nascita dell'eterno nell'uomo. […] La malinconia è l'inquietudine dell'uomo che avverte la vicinanza dell'infinito. Beatitudine e minaccia a un tempo"
R. Guardini - Ritratto della malinconia 

giovedì 16 agosto 2012

ritornare costi uno sproposito

"Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni (di camere con bagno
o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
si consultano le guide Hachette e quelle dei musei,
si cambiano valute, si dividono
franchi da escudos, rubli da copechi;
prima del viaggio s'informa
qualche amico o parente, si controllano
valige e passaporti, si completa
il corredo, si acquista un supplemento
di lamette da barba, eventualmente
si dà un'occhiata al testamento, pura
scaramanzia perché i disastri aerei
in percentuale sono nulla;
prima
del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
il saggio non si muova e che il piacere
di ritornare costi uno sproposito.
E poi si parte e tutto è O.K. e tutto
è per il meglio e inutile.
……………………………………
E ora, che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente l'ho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo"
E. Montale - "Prima del viaggio", in Satura (1962-1970) 

mercoledì 15 agosto 2012

nostalgia di qualcosa che non è nelle sue forze

La tristezza è la coscienza drammatica della sproporzione tra il destino ideale dell'uomo e tutto ciò che si fa per raggiungerlo L'opposto della tristezza è la disperazione, in quanto annulla la tensione delle domande ultime, negando che una risposta sia possibile.
Una tale coscienza considera il problema umano senza censurare nulla, né la "rugosa realtà" come scriveva Rimbaud, né la promessa che il cuore e la mente umani – se sono "giovani" – avvertono nella sfida delle circostanze, né la inevitabile delusione che si proietta sull'esistenza e che però non nega la natura di aspettativa del cuore.
Chi invece censura uno solo di questi fattori, inizia il terribile gioco delle censure che getta la vita nella disperazione. Tale è la sorte dell'orgoglio umano: pur di non riconoscere che la sua grandezza sta nella povera nostalgia di qualcosa che non è nelle sue forze, preferisce negare l'esistenza del reale (Laura Cioni) 

martedì 14 agosto 2012

colmi il mio cuore della tua assenza

"Uno sconosciuto è il mio amico, uno che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano lontano.
Per lui il mio cuore è colmo di nostalgia.
Perché egli non è presso di me.
Perché egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tua assenza?
Che colmi tutta la terra della tua assenza?"
P. Lagerkvist - "Uno sconosciuto è il mio amico

lunedì 13 agosto 2012

Sei tu che io ho inviato per portare la buona notizia



Ho detto a Dio
Ho detto a Dio che la sua Pentecoste non valeva gran cosa
e che il suo Spirito Santo non era tanto efficace con tutte queste guerre, queste divisioni, questa gente che muore di fame, questa droga e tutti questi omicidi.
Ma Dio mi ha risposto:
E' a te che ho donato il mio Spirito.
Che cosa ne hai fatto?
Chi farà la giustizia se tu non incominci ad essere giusto?
Chi farà la verità se tu stesso non sei vero?
Chi farà la pace se tu non sei in pace con te stesso e con i tuoi fratelli?
Sei tu che io ho inviato per portare la buona notizia.

LITANIE DELLO S.S.

Spirito Santo, che sei uguale al Padre e al Figlio,vieni nei nostri cuori!
Promessa di Dio Padre,
Raggio di luce del cielo,
Autore di ogni bene,
Sorgente di acqua viva,
Fuoco consumatore,
Unzione spirituale
Spirito di amore e di verità,
Spirito di sapienza e di scienza,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di intelletto e di pietà,
Spirito di grazia e di preghiera,
Spirito di pace e di mitezza,
Spirito di modestia e di innocenza,
Spirito confortatore,
Spirito santificatore,
Spirito che governi la Chiesa,
Dono di Dio Altissimo,
Spirito che riempi l'universo,
Spirito di adozione dei figli di Dio.

Spirito Santo,
ispira a noi l'orrore dei peccati.

vieni e rinnova la faccia della terra.
irradia con la tua luce le nostre anime.
imprimi la tua legge nei nostri cuori.
infiammaci col fuoco del tuo amore.
riversa in noi il tesoro delle tue grazie.
insegnaci a pregare bene.
illuminaci con le tue ispirazioni divine.
conduci noi nella via della salvezza.
fa che conosciamo l'unica cosa necessaria.
ispira a noi la pratica del bene.
concedi a noi il merito di tutte le virtù.
facci perseveranti nella giustizia.
sii Tu la nostra perenne ricompensa.

Spirito di sapienza,

donaci la luce per scegliere con gioia le vie del Signore.

Spirito di intelletto,

rendici capaci di leggere nelle vicende della vita la volontà del Signore.

Spirito di consiglio,

guidaci con docilità sulla via della vita.

Spirito di fortezza,

dacci il coraggio di testimoniare la fede in ogni circostanza di vita.

Spirito di scienza,

mostraci la strada che Dio ha scelto per noi.

Spirito di pietà,

fa' che cresciamo sempre nell'amicizia e nella comunione del Signore.

Spirito del santo timore di Dio,

apri il nostro cuore alla fiducia e al rispetto del Signore



Vieni Spirito Santo,effondi su di noi la sorgente delle tue grazia e suscita una nuova Pentecoste nella tua Chiesa!
Scendi sui tuoi vescovi, sui sacerdoti,
sui religiosi e sulle religiose,
sui fedeli e su coloro che non credono,
sui peccatori più induriti e su ognuno di noi!
Scendi su tutti i popoli del mondo,
su tutte le razze e su ogni classe e categoria di persone?
Scuotici con il tuo soffio divino,
purificaci da ogni peccato
e liberaci da ogni inganno e da ogni male!
Infiammaci con il tuo fuoco,
fà che bruciamo e ci consumiamo nel tuo amore!
Insegnaci a capire che Dio è tutto,
tutta la nostra felicità e la nostra gioia
e che solo in Lui è il nostro presente,
il nostro futuro e la nostra eternità.
Vieni a noi Spirito Santo e trasformaci,
salvaci, riconciliaci, uniscici, consacraci!
Insegnaci ad essere totalmente di Cristo, totalmente tuoi, totalmente di Dio!

domenica 12 agosto 2012

a che tante facelle?

"Spesso quand'io ti miro
star così muta in sul deserto piano,
che, in suo giro lontano, al ciel confina;
ovvero con la mia greggia
seguirmi viaggiando a mano a mano;
e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
infinito seren? Che vuol dir questa
solitudine immensa? Ed io che sono?"
G. Leopardi - "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia