giovedì 5 aprile 2018

ricorda quanta pace può esserci nel silenzio

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta,
e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile, senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari e aggressive; esse opprimono lo spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli.
Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti, e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna, ma non tormentarti con l'immaginazione.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui.
E che ti sia chiaro o no, non v'è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fa' attenzione e cerca di essere felice.
MAX EHRMANN, Desiderata, 1927.

martedì 3 aprile 2018

A colui che non mantiene quella distanza, si dice in Inghilterra: keep your distance! ?

Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l'uno verso l'altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere.
A colui che non mantiene quella distanza, si dice in Inghilterra: keep your distance! ?
Con essa il bisogno del calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto, in compenso però non si soffre delle spine altrui. ?
Colui, però, che possiede molto calore interno preferisce rinunciare alla società, per non dare né ricevere sensazioni sgradevoli.

Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e Paralipomena, 1851.

lunedì 2 aprile 2018

là dove c'è ogni risposta.

Dice Ramana Maharshi:
“Se continuerete a interrogarvi, la risposta verrà”,
sottolineando proprio lo sforzo che ognuno deve fare per rispondere alle esigenze della vita.
Non sempre si è pronti, forse non si ha neanche voglia.
Dobbiamo invece avere la certezza che viene.
Viene, perchè, se chiedi ed aspetti,
tu ti apri,
e sei disposto ad accogliere,
proprio come il solco pronto alla semina.
Allora la risposta emerge dai profondi recessi del tuo animo,
là dove c'è ogni risposta.
È l'Assoluto che è in te a dartelo.

Mimma De Maio

domenica 1 aprile 2018

se non avessi imparato che dobbiamo accettare le nostre forze insufficienti,

"Una cosa è certa:
non potrò mai scrivere le cose come la vita le ha scritte per me, in caratteri viventi.
Ho letto tutto, con i miei occhi e con tutti i miei sensi,
ma non saprò mai raccontarlo allo stesso modo.
Potrei disperarmi per questo,
se non avessi imparato che dobbiamo accettare le nostre forze insufficienti,
però con queste forze dobbiamo veramente lavorare"
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Etty Hillesum, un nuovo senso delle cose