sabato 22 gennaio 2011

quanto tempo ha lasciato inutilizzato

Non lo so


Alice passeggiava nel paese delle meraviglie.
Era affascinata dai paesaggi e dalla bellezza dei luoghi.
Passava da una scoperta all’altra.
Arrivata ad un bivio,
si chiese preoccupata quale fosse
la direzione giusta da seguire.
In quel momento
incontrò una lepre
dall’aspetto molto saggio
e le chiese:
"Che strada devo prendere ?"
La lepre le rispose:
"Dove devi andare ?"
"Non lo so", replica Alice.
E la lepre:
"Allora tutte e due le strade vanno bene".
Carrol Lewis, Alice nel paese delle meraviglie)

Ger 6, 16 Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre.

Non bisogna essere così sventati e sprovveduti


In una città c’erano due monasteri. Uno era molto ricco, mentre l’altro era poverissimo. Un giorno, uno dei monaci poveri si presentò nel monastero dei ricchi per salutare un amico monaco che aveva là. “Per un po’ non ci vedremo più, amico mio”, disse il monaco povero. “Ho deciso di partire per un lungo pellegrinaggio e visitare i cento grandi santuari: accompagnami con la tua preghiera perché dovrò valicare tante montagne e guadare pericolosi fiumi”. “Che cosa porti con te, per un viaggio così lungo e rischioso?”, chiese il monaco ricco. “Solo una tazza per l’acqua e una ciotola per il riso”, sorrise il monaco povero.  L’altro si meravigliò molto e lo guardò severamente: “Tu semplifichi un po’ troppo le cose, caro mio! Non bisogna essere così sventati e sprovveduti. Anch’io sto per partire per il pellegrinaggio ai cento santuari, ma non partirò di certo finché non sarò sicuro di avere con me tutto quello che mi può servire”. Un anno dopo, il monaco povero tornò a casa e si affrettò a visitare l’amico ricco per raccontargli la grande e ricca esperienza spirituale che aveva potuto fare durante il pellegrinaggio.Il monaco ricco dimostrò solo un’ombra di disappunto quando dovette confessare: “Purtroppo io non sono ancora riuscito a terminare i miei preparativi”.

 

Saremo pronti quando smetteremo l’armatura del Preparativo
ed indosseremo il mantello del Viaggio.
Ogni gesto coraggioso è frutto di una pazzia preparata nel cuore

E’ più


Il prezzo da pagare per non aver paura è la fede.
E che parola è questa !
Datene la definizione che volete e
scommetto
che tralascerete il punto essenziale !
E’ più della fiducia,
più della sicurezza;
non appartiene all’ignoranza
ma neppure alla conoscenza.
E’ semplicemente la capacità di uscire
da "io sono al centro di tutto"
e lasciare che qualcosa o qualcuno
prenda il sopravvento.
(Fynn, Signor Dio questa è Anna)

il gusto delle grandi attese

Una tradizione ebraica racconta di alcuni giovani che chiedono a un anziano rabbino quando sia cominciato l'esilio di Israele. " L'esilio di Israele" risponde il rabbino" cominciò il giorno in cui Israele non ha più sofferto del fatto di essere in esilio". Il vero esilio non comincia quando si lascia la patria, ma quando non c'è più nel cuore la struggente nostalgia della patria.
APOLOGO EBRAICO



(...). L'uomo di oggi ha perso il gusto delle grandi attese, degli interrogativi radicali, degli ampi orizzonti. La perdita di questa nostalgia dell'infinito da cui proviene e a cui è destinato lo rende meschino, curvo sulle piccole cose (...). Aveva ragione lo scrittore moralista francese secentesco La Rochefoucauld quando dichiarava : "Chi si dedica troppo alle piccole cose diventa incapace delle grandi". In molti c'è ormai l'abitudine all'esilio, stanno bene nella banalità di un'esistenza priva di fremiti e di tensione, non attendono più un "oltre", cioé una meta più alta, una destinazione che non sia solo una qualsiasi stazione di passaggio. (...). Nel suo Discorso sulle scienze e sulle arti il famoso filosofo francese Jean-Jacques Rousseau osservava : "L'anima si proporziona insensibilmente agli oggetti che la occupano e quindi sono i grandi orizzonti quelli che fanno i grandi uomini".

tratto da
"Le parole e i giorni"
di Gianfranco Ravasi

Ci perdeva delle ore


" Un pianificatore mostruoso.
Tutto previsto. Tutto scadenzato.
Anno. Mese. Settimana. Giorno.
Cose da fare.
Cose da non fare.
Cose da far fare.
Un controllo precisissimo: non gli scappava un minuto.

Ci perdeva delle ore. "

(M. Marchesi, Diario futile )

scommetto che tralascerete il punto essenziale


l prezzo da pagare per non aver paura è la fede.
E che parola è questa !
Datene la definizione che volete e
scommetto
che tralascerete il punto essenziale !
E’ più della fiducia,
più della sicurezza;
non appartiene all’ignoranza
ma neppure alla conoscenza.
E’ semplicemente la capacità di uscire
da "io sono al centro di tutto"
e lasciare che qualcosa o qualcuno
prenda il sopravvento.
(Fynn, Signor Dio questa è Anna)

l’ombra o il riflesso di se stessa


Ricordo una frase letta non so dove:
"Passai una notte insonne con il mal di denti, pensando al mal di denti e alla mia insonnia".
E’ l’esempio di una verità generale.
Ogni infelicità è in parte, per così dire, l’ombra o il riflesso di se stessa; non è soltanto il proprio soffrire, ma è anche il dovere pensare continuamente al proprio soffrire".
(C.S. Lewis, Diario di un dolore)

venerdì 21 gennaio 2011

la bellezza ci istruisce


Nel corridoio che porta alla cucina hai fissato sul muro, a sessanta centimetri da terra, un calendario con riproduzioni di dipinti di Leonardo da Vinci. Mi spieghi che così è all’altezza degli occhi della bambina, che vi passerà davanti più volte al giorno e che la bellezza ci istruisce quanto il resto, forse più del resto.
Ti riconosco in questa preoccupazione.
Non vedo prova più magnifica di intelligenza:
l’intelligenza è proporre all’altro ciò che abbiamo di più prezioso, facendo di tutto perché possa disporne – se lo desidera, quando lo desidera.
L’intelligenza è l’amore con la libertà.
(C. Bobin, Più viva che mai)