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lunedì 11 giugno 2012

Sono in catene per Cristo


Per aver creduto alla Parola di salvezza, ed aver scelto di seguire il Suo esempio, attratto dal Suo coraggio di vivere, e liberato dal mio peccato di morte, «Sono in catene per Cristo»!  
Per aver scoperto che nella mia debolezza opera la Sua grazia, ed essere rimasto fedele al Suo Vangelo, ponendolo al centro della mia vita, ragione ultima e definitiva di ogni mia speranza, «Sono in catene per Cristo»!  
Per aver invocato il Suo nome in mezzo alla comunità con la certezza che Egli ascolta sempre la nostra preghiera, e aver cantato le Sue meraviglie nella storia, che annulla ipotenti ed esalta piccoli, «Sono in catene per Cristo»!
Per aver teso la mano dell'amicizia al nemico, e confuso colui che godeva della mia caduta, aprendo la porta luminosa della speranza fasciando le ferite prodotte dall'orgoglio, «Sono in catene per Cristo»!
Per aver insegnato la trasparenza della Verità, nella continua ricerca del bene comune, imparando dai miei limiti e dalle mie fatiche a crescere senza sentirmi una persona «arrivata», «Sono in catene per Cristo»!
Per aver creduto che l'Amore solo resterà, donando me stesso nel servizio verso l'altro, mendicante di affetto e di comunione, con le mani aperte per donare senza pretese, «Sono in catene per Cristo»!  
Per aver risposto alla Sua inattesa chiamata, che ogni giorno rinnova il mio cuore, facendomi partecipe della meraviglia del suo Regno sulla strada di tanti fratelli e tante sorelle nella fede, «Sono in catene per Cristo»!
Giuseppe De Virgilio PER ME IL VIVERE È CRISTO! 
Una lettura vocazionale di Fil 1,12-2,18
 
Editrice Rogate 2008  

domenica 10 giugno 2012

Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo


A voi pellegrini che solcate le strade della vita,
mentre questo tempo scorre inesorabilmente,
cercando nell'uomo e nelle sue innumerevoli risorse,
una risposta alla domanda di felicità, 
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».  
A voi ragazzi e ragazze,
speranza di un futuro migliore,
costretti spesso ad inseguire
l'affetto dei vostri cari,
distratti dalle mode e confusi
dai luccichii dei desideri, 
desiderosi di capire 
e di sedervi alla festa della vita, 
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».  
A voi giovani, coraggiosi interpreti 
delle ansie del mondo, 
spesso feriti o delusi 
dall'atteggiamento degli adulti, 
mentre cercate di dare un senso 
alla vostra presenza in questa storia,
gridando l'insopprimibile bisogno di amore
e di comprensione, 
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».
A voi padri e madri, cittadini di una società stanca ed opulenta,
che nella famiglia e 
nel lavoro inseguite sicurezze sfuggenti,
carichi di troppe stanchezze, 
logori di insofferenze e di oblii, 
volete con tutto il cuore un futuro sereno
per la vostra discendenza, 
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».
A voi adulti, attenti giudici delle regole della convivenza, 
che muovete le leve della produzione 
e della ricchezza, 
tra fragili equilibri, 
nuove sfide e grandi aspirazioni, 
nella ricerca dell'unità e della pace,
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».
A voi anziani, 
testimoni della sapienza degli anni,
che avete imparato a riassumere
un passato senza rimpianti,
costretti talvolta all'inerzia 
e relegati nella solitudine dei giorni, 
memori delle fatiche e bisognosi 
di nuove rassicuranti presenze,
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo».

A voi che oggi scorrerete queste pagine,
comunque sia il vostro vivere, 
tra incroci e labirinti che segneranno
le vostre giornate, 
forse nel servizio appassionato 
al Vangelo per l'uomo, 
o mossi da una flebile domanda 
su Dio e sull'amore, 
«Abbiate gli stessi sentimenti di Cristo». 
Giuseppe De Virgilio PER ME IL VIVERE È CRISTO! 
Una lettura vocazionale di Fil 1,12-2,18
 
Editrice Rogate 2008  

sabato 9 giugno 2012

Rallegratevi con me


Quando fin dall'aurora 
sperimentate la gioia di vivere,
incrociando gli occhi dei vostri vicini,
pronti a ricominciare una nuova giornata,
con il desiderio di lavorare per il Regno,
«Rallegratevi con me».

Quando siete chiamati a dialogare nella famiglia, 
accogliendo l'altro nella sua unicità, 
disposti a servire i fratelli che vi sono accanto
con la stessa gratuità e tenerezza di Cristo,
«Rallegratevi con me».
Quando sperimentando la fatica delle relazioni,
sentite nel vostro cuore le resistenze ad amare,
timorosi di fare il primo passo nell'umiltà,
eppure vi lasciate portare 
dalla speranza nel Vangelo, «Rallegratevi con me».
Quando gli altri, per causa Sua, 
diranno male di voi, 
accusandovi ingiustamente 
a motivo della testimonianza alla verità, 
soli di fronte al mondo 
e deboli di fronte agli uomini, 
nella consapevolezza che lo Spirito
rinnoverà il cuore, 
«Rallegratevi con me».
Quando vi passeranno davanti 
con la protervia dell' autoritarismo,
ritenendovi inutili per quello che siete e valete,
e vi relegheranno nei luoghi comuni 
della commiserazione, 
ma voi continuerete a servire 
e a testimoniare la forza di vivere,
«
Rallegratevi con me».
Quando i fratelli vi domanderanno 
ragione della vostra fede, 
e voi senza paura narrerete 
le meraviglie di Dio, 
mostrando come i superbi cadono 
e i piccoli vengono esaltati, 
sforzandovi di entrare per la porta stretta 
del dono di sé, 
«Rallegratevi con me».
Quando avrete compreso 
che la vostra missione volge al termine,
e avrete fatto tutto quello che Dio 
vi aveva chiesto, 
sperimentando di essere stati 
«servi inutili» 
nella gratuità, 
con il cuore grato alla Chiesa 
e nell'attesa dell'Ultimo,
«Rallegratevi con me».

Giuseppe De Virgilio PER ME IL VIVERE È CRISTO! 
Una lettura vocazionale di Fil 1,12-2,18
 
Editrice Rogate 2008