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venerdì 8 novembre 2013
riflettere, il cammino che conduce al Padre
Madre Teresa di Calcutta
Signore,
tu sei la vita che voglio vivere,
la luce che voglio riflettere,
il cammino che conduce al Padre,
l'amore che voglio amare,
la gioia che voglio condividere,
la gioia che voglio seminare attorno a me.
Gesù,
tu sei tutto per me,
senza Te non posso nulla.
Tu sei il Pane di vita che la Chiesa mi dà.
E' per te, in te, con te
che posso vivere.
sabato 19 ottobre 2013
l’importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Poesia di Madre Teresa di Calcutta
Non aspettare
di finire l’università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno.
Non c’è momento migliore di questo
per essere felice.
La felicità è un percorso,
non una destinazione.
Lavora come se
non avessi bisogno di denaro,
ama come se
non ti avessero mai ferito
e balla, come se
non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi
e i giorni diventano anni.
Ma l’importante non cambia:
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino
che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo
c’è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato
c’è un’altra sfida.
Finché sei vivo,
sentiti vivo.
Vai avanti,
anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
lunedì 6 maggio 2013
Le due cose da cambiare urgentemente sono: io e lei
A complemento della meditazione, il racconto su Madre Teresa, penso che, dopo averci strappato un sorriso, ci aiuti a trovare la leva su cui poggiare i nostri sforzi.
Madre Teresa non cadeva nel tranello.
Alla fine il giornalista spazientito disse:
“Possibile che una donna intelligente come lei non trovi una o due cose che vanno urgentemente cambiate nella Chiesa per poterla migliorare?"
Madre Teresa fece un sorriso e poi, allargando le braccia, disse:
Madre Teresa fece un sorriso e poi, allargando le braccia, disse:
“Sì, ci sono due cose che vanno urgentemente cambiate, che vanno urgentemente migliorate. Sa quali sono?”.
“Quali?” disse il giornalista
convinto di aver strappato finalmente a Madre Teresa una critica.
Madre Teresa, prontamente, rispose: “
Le due cose da cambiare urgentemente sono: io e lei. Se noi miglioriamo, migliorerà tutta la Chiesa”.
E aggiunse:
“Ho tanto bene da fare ogni giorno. Non ho tempo per le critiche: preferisco impiegarlo per moltiplicare la carità”.
Vale anche per noi.
Vale anche per noi.
Comincia tu!
In qualunque situazione ti trovi, con qualunque persona tu debba trattare: comincia tu, ama per primo…
In qualunque situazione ti trovi, con qualunque persona tu debba trattare: comincia tu, ama per primo…
così come fa il Signore con noi!
mercoledì 18 luglio 2012
il compito che mi spetta
Preghiera per il lavoro quotidiano
O Signore,
nelle cui mani è la salute,
io mi inginocchio davanti a te
perché ogni dono buono e perfetto
da te deve provenire.
Ti prego:
concedi abilità alla mia mano,
una chiara visione alla mia mente,
gentilezza e comprensione al mio cuore.
Concedimi sincerità d'intenti
e la forza di sollevare
almeno una parte dei fardelli
di questi sofferenti e fiduciosi uomini.
E concedimi di realizzare
il compito che mi spetta.
Togli dal mio cuore ogni colpa e impaccio,
così che, con la fede di un fanciullo,
possa confidare in Te.
Amen
Madre Teresa di Calcutta
O Signore,
nelle cui mani è la salute,
io mi inginocchio davanti a te
perché ogni dono buono e perfetto
da te deve provenire.
Ti prego:
concedi abilità alla mia mano,
una chiara visione alla mia mente,
gentilezza e comprensione al mio cuore.
Concedimi sincerità d'intenti
e la forza di sollevare
almeno una parte dei fardelli
di questi sofferenti e fiduciosi uomini.
E concedimi di realizzare
il compito che mi spetta.
Togli dal mio cuore ogni colpa e impaccio,
così che, con la fede di un fanciullo,
possa confidare in Te.
Amen
Madre Teresa di Calcutta
mercoledì 4 aprile 2012
oggi ti do il mio cuore
«Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno?
Signore, oggi ti do le mie mani.
Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di un amico?
Signore, oggi ti do i miei piedi.
Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con quelli che hanno bisogno di parole d’amore?
Signore, oggi ti do la mia voce.
Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un uomo?
Signore, oggi ti do il mio cuore».
(Preghiera di Madre Teresa)
Signore, oggi ti do le mie mani.
Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di un amico?
Signore, oggi ti do i miei piedi.
Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con quelli che hanno bisogno di parole d’amore?
Signore, oggi ti do la mia voce.
Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un uomo?
Signore, oggi ti do il mio cuore».
(Preghiera di Madre Teresa)
domenica 25 dicembre 2011
E' Natale
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
- Madre Teresa -
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
Nelson Mandela
D. Rimaud, Gli alberi nel mare, Elledici 1977
V ieni e rinasci in noi,
sorgente della vita;
vieni e rendici liberi,
principe di pace.
Vieni e saremo giusti,
seme della giustizia;
vieni a risollevarci,
figlio dell’Altissimo.
Vieni ad illuminarci,
luce di questo mondo:
vieni a rifare il mondo,
Gesù, figlio di Dio!
sorgente della vita;
vieni e rendici liberi,
principe di pace.
Vieni e saremo giusti,
seme della giustizia;
vieni a risollevarci,
figlio dell’Altissimo.
Vieni ad illuminarci,
luce di questo mondo:
vieni a rifare il mondo,
Gesù, figlio di Dio!
D. Rimaud, Gli alberi nel mare, Elledici 1977

venerdì 25 novembre 2011
Gesù è
Chi è Gesù per me?
Gesù è la parola da predicare
Gesù è la verità da rivelare
Gesù è la strada da percorrere
Gesù è la luce da diffondere
Gesù è la vita da vivere
Gesù è l'amore da amare
Gesù è la gioia da condividere
Gesù è la pace da dare.
Gesù è l'affamato da nutrire
Gesù è l'assetato da dissetare
Gesù è l'ignudo da vestire
Gesù è il senzatetto da accogliere
Gesù è il malato da curare
Gesù è la persona sola da amare
Gesù è il reietto da accettare
Gesù è il lebbroso cui lavare le piaghe
Gesù è il mendicante cui donare un sorriso
Gesù è l'alcolizzato cui prestare ascolto.
Gesù è il malato di mente da proteggere
Gesù è il piccolo da abbracciare
Gesù è il cieco da guidare
Gesù è il muto per cui parlare
Gesù è l'invalido da sostenere
Gesù è il tossico cui offrire amicizia
Gesù è la prostituta da salvare dal pericolo,
la donna alla quale dare affetto
Gesù è il carcerato da visitare
Gesù è il vecchio da assistere.
Gesù è il mio Dio .Gesù è il mio sposo
Gesù è la mia vita. Gesù è il mio unico amore.
Gesù è la parola da predicare
Gesù è la verità da rivelare
Gesù è la strada da percorrere
Gesù è la luce da diffondere
Gesù è la vita da vivere
Gesù è l'amore da amare
Gesù è la gioia da condividere
Gesù è la pace da dare.
Gesù è l'affamato da nutrire
Gesù è l'assetato da dissetare
Gesù è l'ignudo da vestire
Gesù è il senzatetto da accogliere
Gesù è il malato da curare
Gesù è la persona sola da amare
Gesù è il reietto da accettare
Gesù è il lebbroso cui lavare le piaghe
Gesù è il mendicante cui donare un sorriso
Gesù è l'alcolizzato cui prestare ascolto.
Gesù è il malato di mente da proteggere
Gesù è il piccolo da abbracciare
Gesù è il cieco da guidare
Gesù è il muto per cui parlare
Gesù è l'invalido da sostenere
Gesù è il tossico cui offrire amicizia
Gesù è la prostituta da salvare dal pericolo,
la donna alla quale dare affetto
Gesù è il carcerato da visitare
Gesù è il vecchio da assistere.
Gesù è il mio Dio .Gesù è il mio sposo
Gesù è la mia vita. Gesù è il mio unico amore.
(B. Madre Teresa di Calcutta)
giovedì 8 settembre 2011
senza riserva
Mia regina, mia madre,
dono a te tutta me stessa;
e per dimostrare la mia devozione
consacro a te questa giornata
e, per sempre,
i miei occhi, le orecchie,
la bocca, il cuore,
tutta me stessa senza riserva.
Perciò, madre buona,
siccome sono tua,
custodiscimi e difendimi
come possesso e proprietà tua.
(Madre Teresa di Calcutta)
giovedì 16 giugno 2011
tempo per guardarci in faccia
Credo che quello che tutti dobbiamo capire è che l'amore comincia dalla famiglia.
Ogni giorno di più ci rendiamo conto che nel nostro tempo le sofferenze maggiori hanno origine nella famiglia stessa.
Non abbiamo più tempo per guardarci in faccia, per scambiarci un saluto, per dividere insieme un momento di gioia, e meno ancora per essere quello che i nostri figli attendono da noi, quel che il marito attende dalla moglie e la moglie attende dal marito.
E così apparteniamo ogni giorno meno alle nostre famiglie e i nostri contatti scambievoli diminuiscono sempre più.
Un ricordo personale. Qualche tempo fa arrivò un gruppo numeroso di professori dagli Stati Uniti.
Mi chiesero: "Ci dica qualcosa che possa esserci utile".
Dissi loro: "Sorridetevi scambievolmente".
Credo di averlo detto con eccessiva serietà. Uno di loro mi domandò: "Lei è sposata?".
Gli risposi: "Sì, e a volte mi riesce difficile sorridere a Gesù; perché arriva ad essere troppo esigente".
Credo che l'amore cominci proprio qui: nella famiglia.
(Madre Teresa)
Ogni giorno di più ci rendiamo conto che nel nostro tempo le sofferenze maggiori hanno origine nella famiglia stessa.
Non abbiamo più tempo per guardarci in faccia, per scambiarci un saluto, per dividere insieme un momento di gioia, e meno ancora per essere quello che i nostri figli attendono da noi, quel che il marito attende dalla moglie e la moglie attende dal marito.
E così apparteniamo ogni giorno meno alle nostre famiglie e i nostri contatti scambievoli diminuiscono sempre più.
Un ricordo personale. Qualche tempo fa arrivò un gruppo numeroso di professori dagli Stati Uniti.
Mi chiesero: "Ci dica qualcosa che possa esserci utile".
Dissi loro: "Sorridetevi scambievolmente".
Credo di averlo detto con eccessiva serietà. Uno di loro mi domandò: "Lei è sposata?".
Gli risposi: "Sì, e a volte mi riesce difficile sorridere a Gesù; perché arriva ad essere troppo esigente".
Credo che l'amore cominci proprio qui: nella famiglia.
(Madre Teresa)
venerdì 25 febbraio 2011
Noi abbiamo solo l'oggi
Ieri è trascorso. Domani deve ancora venire.
Noi abbiamo solo l'oggi.
Se aiutiamo i nostri figli
ad essere ciò che dovrebbero essere oggi,
avranno il coraggio necessario
per affrontare la vita con maggior amore.
Madre Teresa di Calcutta
Noi abbiamo solo l'oggi.
Se aiutiamo i nostri figli
ad essere ciò che dovrebbero essere oggi,
avranno il coraggio necessario
per affrontare la vita con maggior amore.
Madre Teresa di Calcutta
venerdì 4 febbraio 2011
ti dara’ gioia
Ama
Ama finche’ non ti fa male,
e se ti fa male,
proprio per questo sara’ meglio.
Perche’ lamentarsi?
Se accetti la sofferenza
e la offri a Dio, ti dara’ gioia.
La sofferenza
e’ un grande dono di Dio:
chi l’accoglie,
chi ama con tutto il cuore,
chi offre se stesso
ne conosce il valore.
Madre Teresa
domenica 25 luglio 2010
distinti nel dialogo
Due persone possono andare d'accordissimo,
parlare di tutto ed essere vicine.
Ma le loro anime sono come fiori,
Ma le loro anime sono come fiori,
ciascuno ha la sua radice in un determinato posto
e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro
e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro
senza abbandonare la sua radice,
cosa peraltro impossibile.
cosa peraltro impossibile.
I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme
perché vorrebbero avvicinarsi,
perché vorrebbero avvicinarsi,
ma il fiore non può fare niente
perché il seme giunga nel posto giusto;
tocca al vento che va e viene come vuole.
perché il seme giunga nel posto giusto;
tocca al vento che va e viene come vuole.
Herman Hesse - Knulp, storie di un vagabondo
SPOSI TROPPO SILENZIOSI
Un contadino aveva un campo. Dopo la semina del grano s’accorse che un pezzetto di terra era rimasto libero. Senza dir nulla alla moglie, piantò della cicoria. A sua volta,la donna, senza farne parola al marito, vi piantò fagioli. Quando ambedue le sementi cominciarono a nascere, la donna sradicava i germogli della cicoria, pensando che fosse erbaccia. Altrettanto faceva il marito con i fagioli, cadendo nel medesimo errore. Non crebbe la cicoria, né ottennero fagioli… Chi ha orecchi per intendere, intenda.
(Anonimo)
Ama finche’ non ti fa male,
e se ti fa male,
proprio per questo sara’ meglio.
Perche’ lamentarsi?
Se accetti la sofferenza
e la offri a Dio, ti dara’ gioia.
La sofferenza
e’ un grande dono di Dio:
chi l’accoglie,
chi ama con tutto il cuore,
chi offre se stesso
ne conosce il valore.
e se ti fa male,
proprio per questo sara’ meglio.
Perche’ lamentarsi?
Se accetti la sofferenza
e la offri a Dio, ti dara’ gioia.
La sofferenza
e’ un grande dono di Dio:
chi l’accoglie,
chi ama con tutto il cuore,
chi offre se stesso
ne conosce il valore.
(Madre Teresa di Calcutta)
sabato 10 aprile 2010
la Pasqua non è l’annullamento della Croce

Tommaso si arrende. Si arrende alle ferite che Gesù non nasconde, anzi esibisce: il foro dei chiodi, toccalo; lo squarcio nel fianco, puoi entrarci con una mano; piaghe che non ci saremmo aspettati, pensavamo che la Risurrezione avrebbe cancellato, rimarginato e chiuso le ferite del Venerdì Santo.
E invece no! Perché la Pasqua non è l’annullamento della Croce, ma ne è la continuazione, il frutto maturo, la conseguenza. Le ferite sono l’alfabeto del suo amore.
Il Risorto non porta altro che le ferite del Crocifisso, da esse non sgorga più sangue, ma luce. Porta l’oro delle sue ferite. Penso alle ferite di tanta gente, per debolezza, per dolore, per disgrazia. Nelle ferite c’è l’oro. Le ferite sono sacre, c’è Dio nelle ferite, come una goccia d’oro.
Ciascuno può essere un guaritore ferito. Proprio quelli che parevano colpi duri o insensati della vita, ci hanno resi capaci di comprendere altri, di venire in aiuto. La nostra debolezza diventa una forza. Come dice Isaia: guarisci altri e guarirà presto la tua ferita, illumina altri e ti illuminerai.
Vorremmo che la Pasqua fosse la festa per tutti e non resta che pregare e amare.
Lo faccio con le parole di Madre Teresa di Calcutta:
"Signore, Ti prego dona luce agli smarriti e disperati
per vedere la cupa profondità della loro tentazione.
Dà loro il Tuo amore affinché possano almeno intravedere
le ricchezze che Tu hai preparato per tutti noi.
Infondi in loro lo Spirito Santo
affinché possano vedere che Tu hai bisogno di loro
e li ami ed hanno ancora uno scopo nella vita,
quello di trasmettere l'amore e la misericordia che hai per loro.
Dà loro la speranza per il futuro e lasciali vivere, Signore".

sabato 27 febbraio 2010
Tieni sempre presente che....
Oggi ho comperato il libro del Cardinale Martini " Qualcosa di così personale". Sono, come dice il sottotitolo "Meditazioni sulla preghiera".
Non sono certo io che posso aggiungere qualcosa per far scoprire la grandezza (santità) di questo Vescovo così forte nella debolezza degli anni e della malattia.Non mi resta che lasciare a Lui le parole:" Chi ha raggiunto una certa età è anche nelle condizioni di volgere uno sguardo sintetico sulla propria vita, riconoscendo i doni di Dio, pur attraverso le inevitabili sofferenze.Veniamo quindi invitati ad una lettura sapienziale della nostra storia e di quella del mondo da noi conosciuto.E beati quelli che riescono a leggere il proprio vissuto come un dono di Dio, non lasciandosi andare a giudizi negativi sui tempi vissuti o anche sul tempo presente in confronto con quelli passati."
Che dire di più se non che nel post dicevamo di mantenere la voglia di rischiare e oggi che dobbiamo continuare a camminare anche se con il bastone come ci suggerisce Madre Teresa.
Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea d'arrivo
c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo
c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva,
sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi,
torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite...
Insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo
che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai
camminare veloce,
cammina.
Quando non potrai
camminare,
usa il bastone.
Però
non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta
Non sono certo io che posso aggiungere qualcosa per far scoprire la grandezza (santità) di questo Vescovo così forte nella debolezza degli anni e della malattia.Non mi resta che lasciare a Lui le parole:" Chi ha raggiunto una certa età è anche nelle condizioni di volgere uno sguardo sintetico sulla propria vita, riconoscendo i doni di Dio, pur attraverso le inevitabili sofferenze.Veniamo quindi invitati ad una lettura sapienziale della nostra storia e di quella del mondo da noi conosciuto.E beati quelli che riescono a leggere il proprio vissuto come un dono di Dio, non lasciandosi andare a giudizi negativi sui tempi vissuti o anche sul tempo presente in confronto con quelli passati."
Che dire di più se non che nel post dicevamo di mantenere la voglia di rischiare e oggi che dobbiamo continuare a camminare anche se con il bastone come ci suggerisce Madre Teresa.
Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea d'arrivo
c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo
c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva,
sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi,
torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite...
Insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo
che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai
camminare veloce,
cammina.
Quando non potrai
camminare,
usa il bastone.
Però
non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta
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