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lunedì 21 febbraio 2011

lascia che tutta la delusione, il dolore, la rabbia vengano a galla


E’ noto che esiste una differenza tra isolamento e solitudine. L’isolamento come tale ha un carattere negativo: è l’uomo che vive disperatamente solo, magari in mezzo alla gente, ove comunque si sente non compreso e fallito; al contrario, la solitudine per ogni uomo, anche per l’uomo moderno, è un valore fondamentale. Ciò vuol dire che c’è un momento in cui l’uomo giunge a riconoscere che niente lo soddisfa davvero, che tutti i suoi metodi, tutte le sue esperienze, tutte le sue speranze lo hanno soddisfatto solo fino a un certo punto: rimane ancora un vuoto, un vuoto che soltanto Dio può colmare. È un’esperienza che non si fa quando ancora le cose si accavallano una sull’altra e si continua a sperare che ciascuna di esse riempia quel vuoto. Ma quando sopravviene lo scacco, allora ci si viene a trovare in quello stato di attesa e di vigilanza che fu lo stato di Mosè per 40 anni.
Ed ecco la solitudine di Mosè
Egli lascia che tutta la delusione, il dolore, la rabbia vengano a galla; 
non maschera né sopprime tutte queste cose, 
ma anzi le affronta, 
perché non ha più paura di guardare nella sua vita.
C.M. Martini, Vita di Mosè

sabato 27 febbraio 2010

Tieni sempre presente che....

Oggi ho comperato il libro del Cardinale Martini " Qualcosa di così personale". Sono, come dice il sottotitolo "Meditazioni sulla preghiera".
Non sono certo io che posso aggiungere qualcosa per far scoprire la grandezza (santità) di questo Vescovo così forte nella debolezza degli anni e della malattia.Non mi resta che lasciare a Lui le parole:" Chi ha raggiunto una certa età è anche nelle condizioni di volgere uno sguardo sintetico sulla propria vita, riconoscendo i doni di Dio, pur attraverso le inevitabili sofferenze.Veniamo quindi invitati ad una lettura sapienziale della nostra storia e di quella del mondo da noi conosciuto.E beati quelli che riescono a leggere il proprio vissuto come un dono di Dio, non lasciandosi andare a giudizi negativi sui tempi vissuti o anche sul tempo presente in confronto con quelli passati."
Che dire di più se non che nel post dicevamo di mantenere la voglia di rischiare e oggi che dobbiamo continuare a camminare anche se con il bastone come ci suggerisce Madre Teresa.

Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni...
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea d'arrivo
c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo
c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva,
sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi,
torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite...

Insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo
che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai
camminare veloce,
cammina.
Quando non potrai
camminare,
usa il bastone.
Però
non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta