Hanno bisogno a tutti i costi di ritrovare,
a un livello che sia quello del loro pensiero attuale,
il senso e la passione dominante del Tutto.
Quando ogni uomo,
in virtù di una concezione del Mondo
che richiede solo un minimo di conoscenza metafisica
e che s’impone del resto mediante un numero massiccio di suggerimenti venuti dal mondo sperimentale,
si accorgerà che il suo vero essere non è limitato agli angusti contorni
del suo corpo e della sua esistenza storica,
ma fa parte, in qualche modo, corpo e anima,
del processo che coinvolge l’Universo,
allora, egli capirà
che, per mantener fede a sé stesso, egli deve votarsi al lavoro che la Vita gli chiede,
come a un compito personale e sacro.”
(Teilhard de Chardin — ‘Le basi e il fondo dell’idea di evoluzione’ — 1926)
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