Quando scriviamo, il viaggio
è a volte facile e scorrevole,
a volte arduo e faticoso.
Placare le acque scure del cuore;
cogliere dai pensieri profondi
il giusto nome delle cose.
Solo quando la revisione è precisa
la costruzione regge
solida e a piombo.
Temo che il mio calamaio,
possa prosciugarsi,
che le parole giuste
siano introvabili.
L'arte della scrittura di Lu Ji (Guanda, 2002), poema in prosa sulla scrittura redatto in Cina da un uomo di guerra nel III secolo d.C., ma di grandissima attualità e ispirazione
Primo impulso
Il poeta sta al centro
di un universo,
contempla l’enigma
e trae nutrimento
dai capolavori del passato.
Osservando lo scorrere delle quattro stagioni,
sospiriamo;
scorgendo il legame intimo tra le cose,
conosciamo
le innumerevoli vie del mondo.
Piangiamo le foglie strappate
dalle crudeli mani dell’autunno;
celebriamo ogni tenero
germoglio di primavera.
Il gelo autunnale
fa rabbrividire il cuore;
le nuvole estive fanno esultare lo spirito.
Imparare a recitare i classici;
cantare nella chiara virtù
degli antichi maestri.
Esplorare i tesori classici
dove nascono forma e contenuto.
Così mosso, accanto i miei libri,
e prendo in mano il pennello
per comporre questo poema.
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