sabato 5 marzo 2011

cose lontane non voglio vedere; mi basta un passo per volta

Mi piace ricordare in proposito una bellissima preghiera del Cardinale J .H. Newman per ottenere il dono della prudenza o della sapienza: 
"Guidami, dolce Luce; 
attraverso le tenebre che mi avvolgono 
guidami Tu, sempre più avanti! 
Nera è la notte, lontana è la casa: 
guidami Tu, sempre più avanti! 
Reggi i miei passi: 
cose lontane non voglio vedere; 
mi basta un passo per volta. 
Così non sempre sono stato 
né sempre ti pregai affinché Tu mi conducessi 
sempre più avanti. 
Amavo scegliere la mia strada, 
ma ora guidami Tu, 
sempre più avanti! 
Guidami, dolce Luce, guidami Tu, 
sempre più avanti!".

venerdì 4 marzo 2011

La negligenza di un solo momento può frantumarla


La comunione è un combattimento di ogni istante.
La negligenza di un solo momento
può frantumarla;
basta un niente;
un solo pensiero senza carità,
un giudizio ostinatamente conservato,
un attaccamento sentimentale,
un orientamento sbagliato,
un’ambizione o un interesse personale,
un’azione compiuta per se stessi
e non per il Signore. (…)
Aiutami, Signore, a esaminarmi così:
qual è il centro della mia vita?
Tu oppure io?
Se sei Tu, ci raccoglierai nell’unità.
Ma se vedo che intorno a me
pian piano tutti si allontano e si disperdono,
questo è il segno che ho messo al centro me
stesso.

Card. François-Xavier Van Thuan

Le applicazioni dell'Enneagramma delle personalità


I nove Tipi 

  • UnoIl Riformatore, Il Critico, Il Perfezionista
evitano la collera, non si arrabbiano e tendono a essere perfetti in ogni cosa
  • DueL'Aiutante, Il Generoso, La Nutrice
evitano il bisogno, si vantano di essere di grande aiuto agli altri e non ammettono di aver bisogno degli altri
  • TreIl Manager, L'Organizzatore
evitano l' insuccesso, si identificano con i successi che ottengono
  • QuattroIl Romantico, L'Individualista, L'Artista
evitano l' ordinarietà, si ritengono sempre speciali
  • CinqueL'Osservatore, Il Pensatore, L'Investigatore
evitano il vuoto, sempre intenti ad aumentare il loro bagaglio di conoscenze
  • SeiL'Avvocato del Diavolo, Il Difensore, Il Leale
evitano la devianza, vedono la vita come ordinata da leggi, regole e norme
  • SetteL'Entusiasta, L'Avventuriero, Il Materialista
evitano il dolore, amano il divertimento e non notano il dolore altrui
  • OttoIl Leader, Il Protettore, Il Guappo
evitano la debolezza, si vantano di essere forti e amano litigare
  • NoveIl Mediatore, Il Pacificatore, Il Conservatore
evitano il conflitto, non reggono le tensioni tra le persone e cercano la pace

nove fissazioni dell’anima


Con Evagrio Pontico che abbiamo un elenco di nove fissazioni dell’anima che impediscono la vocazione alla santità e le corrispondenti grazie per superarle:
TentazioneGrazia
1. Ira (οργή)Pazienza (μακροθυμία)
2. Vanagloria (κενοδοξία)Umiltà (ακενοδοξία)
3. Superbia (υπερηφάνεια)Modestia (ταπεινοφροσύνῃ)
4. Invidia (φθόνος)Disponibiltà (αφθονία)
5. Avarizia (φιλαργυρία)Non attaccamento (ἀκτημοσύνη)
6. Tristezza (λύπη)Gioia (χαρά)
7. Gola (γαστριμαργία)Dominio di sé (ἐγκράτεια)
8. Lussuria (πορνεία)Moderazione (σοφροσύνη)
9. Acedia (ἀκηδία)Sopportazione (ὑπομονή)

buttarla via è peccato

Se la vita è un bel dono di Dio non va buttata via e buttarla via è peccato. Se un’azione è inutile, è buttar via un bel dono di Dio. 
È un peccato gravissimo, io lo chiamo bestemmia del tempo. 
E mi pare una cosa orribile perché il tempo è poco, quando è passato non torna.
Da Una lezione alla scuola di Barbiana.

buttarla via è peccato

Se la vita è un bel dono di Dio non va buttata via e buttarla via è peccato. Se un’azione è inutile, è buttar via un bel dono di Dio. È un peccato gravissimo, io lo chiamo bestemmia del tempo. E mi pare una cosa orribile perché il tempo è poco, quando è passato non torna.
Da Una lezione alla scuola di Barbiana.

pazienza e verità


Gli uomini santi, pur se torchiati dalle prove, sanno sopportare chi li percuote e, nello stesso tempo, tener fronte a chi li vuole trascinare nell’errore.
Contro quelli alzano lo scudo della pazienza, contro questi impugnano le armi della verità. Abbinano così i due metodi di lotta ricorrendo all’arte veramente insuperabile della fortezza.
All’interno raddrizzano le distorsioni della sana dottrina con l’insegnamento illuminato, all’esterno sanno sostenere virilmente ogni persecuzione.

Correggono gli uni ammaestrandoli, sconfiggono gli altri sopportandoli. Con la pazienza si sentono più forti contro i nemici, con la carità sono più idonei a curare le anime ferite dal male.
A quelli oppongono resistenza perché non facciano deviare anche gli altri.
Seguono questi con timore e preoccupazione perché non abbandonino del tutto la via della rettitudine.
Consideriamo quanta fatica sia sopportare al medesimo tempo le avversità all’esterno e difendersi allo interno contro le proprie debolezze.
Dal "Commento sul Libro di Giobbe" di S. Gregorio Magno

giovedì 3 marzo 2011

la carità si estende con premurosa sollecitudine alle opere di tutte le virtù

In verità per legge di Cristo nulla si può intendere più convenientemente della carità, che adempiamo quando portiamo per amore i pesi dei fratelli.
    Ma questa stessa legge è detta molteplice, perché la carità si estende con premurosa sollecitudine alle opere di tutte le virtù.
    Essa comincia certo da due precetti, ma si dilata a innumerevoli altri. Assai bene Paolo enumera la complessità di questa legge, col dire: «La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità» (1 Cor 13, 4-6).
    «La carità è paziente», perché sopporta con serenità i torti ricevuti.
    «È benigna», perché in cambio dei mali offre beni con larghezza.
    «Non è invidiosa», perché nulla desidera in questo mondo, e quindi non sa invidiare i successi terreni.
    «Non si vanta», perché non si esalta dei beni esteriori, mentre desidera ardentemente il premio di una ricompensa interiore.
    «Non manca di rispetto», perché dilatandosi nel solo amore di Dio e del prossimo, ignora tutto ciò che è contrario alla rettitudine.
    «Non è ambiziosa», perché, occupandosi intensamente dei suoi beni interni, non sente affatto all'esterno il desiderio delle cose altrui.
    «Non cerca il suo interesse», perché tutto quello che possiede in modo transitorio quaggiù lo trascura come fosse di altri, e non riconosce nulla di suo, se non quello che perdura con essa.
    «Non si adira», perché, anche se provocata dalle ingiustizie, non si eccita ad alcun moto di vendetta, e attende maggiori ricompense future per i grandi travagli sostenuti.
    «Non tiene conto del male ricevuto», perché rinsaldando l'anima nell'amore del bene, svelle dalle radici ogni forma di odio e non sa trattenere nell'anima ciò che macchia.
    «Non gode dell'ingiustizia», perché, anelando unicamente all'amore verso tutti, non si compiace in alcun modo della rovina degli avversari.
    «Ma si compiace della verità», perché, amando gli altri come se stessa, e vedendo in essi la rettitudine, si rallegra come di un profitto e progresso proprio.

    Complessa e polivalente dunque è questa legge di Dio.
Dal «Commento al libro di Giobbe» di san Gregorio Magno, papa


(Lib. 10, 7-8. 10; PL 75, 922. 925-926)
Molteplice è la legge di Dio

mercoledì 2 marzo 2011

I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me


E' una bellissima favola che non sarà mai realtà in terra,ma è verissima se generosamente ci rivolgiamo a Dio con totale fiducia filiale e verità di bambini, spinti dal grato amore che sa guardare il colore intenso degli occhi del fratello. 
Credi tu tutto questo?
Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio.
Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina.
I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno di quegli oggetti esposti.
Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri.
"E' per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?".
Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese:
"Quanti soldi hai?".
 Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò.
Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio,
una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina.
"Bastano?" disse con orgoglio.
"Voglio fare un regalo a mia sorella più grande.
Da quando non c'è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice.
Questa pietra ha lo stesso colore dei suoi occhi".
L'uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge con cura l'astuccio.
"Prendilo" disse alla bambina. "Portalo con attenzione".
La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un trofeo.
Un'ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurri.
Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il gioielliere aveva confezionato e dichiarò:
"Questa collana è stata comprata qui?".
"Si, signorina".
"E quanto è costata?"
"I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me".
"Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli.
Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo!".
Il gioielliere prese l'astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza.
"Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare:
ha dato tutto quello che aveva".

Il Padre Nostro detto da DIO

Padre nostro...Figlio mio, che stai nella terra e ti senti preoccupato, confuso, disorientato, solo, triste e angosciato. 
Sia...Io conosco perfettamente il tuo nome e lo pronuncio benedicendolo, perché ti amo, e ti accetto così come sei.
Venga...Insieme costruiremo il mio Regno, del quale tu sei mio erede e in esso non sarai solo perché Io sono in te, come tu sei in me.

Sia..Desidero che tu faccia sempre la mia volontà, perché la mia volontà è che tu sia umanamente felice. 
Dacci...Avrai il pane quotidiano... Non ti preoccupare. Però ricorda, non é solo tuo, ti chiedo di dividerlo sempre con il tuo prossimo, ecco perché lo do a te, perché so che sai che é per te e per tutti i tuoi fratelli.
Rimetti... Perdono sempre le tue offese, anzi ti assolvo prima che le commetta, so che le commetterai, però so anche che a volte è l’unico modo che hai per imparare, crescere e avvicinarti a me, alla tua vocazione...
Ti chiedo solo, che in egual modo, perdoni te stesso e perdoni coloro che ti feriscono.

Non ci...So che avrai tentazioni e sono certo che le supererai...
Liberaci...Stringimi la mano, aggrappati sempre a me, ed io ti darò il discernimento e la forza perché ti liberi dal male...
Amen...Non dimenticare mai che TI AMO da prima che tu nascessi, e che ti amerò oltre la fine dei tuoi giorni, PERCHÉ SONO IN TE... COME TU SEI IN ME... 

Amen... Che la mia benedizione scenda e rimanga su di te sempre
e che la mia pace e l’amore eterno ti accompagnino sempre... Solo da me potrai ottenerli e solo io posso darteli perché...
Amen...
IO SONO L’ AMORE E LA PACE!

CREDI TU TUTTO QUESTO?
Lo credo Signore!

Figlio mio, che sei in terra
preoccupato, solitario e tentato;
conosco bene il tuo nome
e lo pronuncio santificandolo,
perché ti amo.
Non sarai mai solo; io abito in te
e assieme spargeremo il regno
della vita che ti darò in eredità.
Ho piacere che faccia la mia volontà,
infatti io voglio la tua felicità.
Avrai il pane di ogni giorno,
non ti preoccupare; però ti chiedo
di spartirlo con i tuoi fratelli.
Sappi che ti perdono tutti i peccati
anche prima che li commetta,
ma ti chiedo che anche tu perdoni
a quelli che ti offendono.
E per non soccombere alla
tentazione afferra
con tutta la tua forza la mia mano
e ti libererò dal male,
mio povero e caro figlio.

la medicina radicale

Il cristianesimo è la medicina radicale della misericordia di Dio per l'uomo, peccato che noi ne abbiamo fatto semplicemente una medicina per il raffreddore.

(Sören Kierkegaard, Diario)

martedì 1 marzo 2011

Questa è la via che cerchi

CONCENTRAZIONE E COMPASSIONE
(per ben ascoltare e aiutare)
Un giovane che aveva gravi problemi si presentò un giorno in un monastero e chiese di parlare con l’abate. “La vita è per me un peso insopportabile”, gli dichiarò. “Quando mi alzo la mattina, mi chiedo perché lo faccio; ogni giorno è una sofferenza; non so più a chi rivolgermi. Ho sentito dire che il buddismo promette la liberazione dal dolore, già qui in questa vita. Ma io non sono capace di lunghi sforzi: non potrei passare anni a meditare o a fare sacrifici. Avrei bisogno di un metodo semplice e immediato, di una via breve: Mi sapete dire se esiste?”
L’abate gli domandò: “Che cosa sai fare?”. “Non so fare niente e non sono nemmeno capace di studiare”. “Ma c’è qualcosa che ti piace fare?” “Soltanto una cosa: giocare a scacchi”.
L’abate ordinò che gli venissero portate una scacchiera e una spada. Poi mandò a chiamare un monaco. “Tu mi hai giurato obbedienza”, gli disse. “Ora devi mantenere il tuo voto. Giocherai una partita a scacchi con questo giovane. Ma, bada bene: se perderai, ti taglierò la testa con questa spada. Se invece sarà lui a perdere, taglierò la sua testa. Vi prometto, comunque, che chi morirà raggiungerà in quel momento l’illuminazione”.
I due giovani fissarono pallidi l’abate e capirono che non stava scherzando. Ma non se la sentirono di tirarsi in dietro: erano infatti lì per quel motivo: per raggiungere l’illuminazione e, con essa, la liberazione da ogni sofferenza. E sapevano di dover rischiare ogni cosa, anche la vita. Così acconsentirono e incominciarono a giocare.
Entrambi si concentrarono come non avevano mai fatto: le loro gocce di sudore cadevano sulla scacchiera, che ormai rappresentava tutta loro vita, tutto il loro mondo. Vincere o morire: non c’era una terza possibilità.
L’abate li osservava impassibile, con la spada in mano.
Il giovane si trovò dapprima in svantaggio, ma poi il monaco fece una mossa sbagliata, che in breve lo mise in difficoltà. “La vittoria non può più sfuggirmi” pensò il giovane. E si mise a guardare l’avversario. Vide che aveva solo qualche anni più di lui, notò l’espressione seria e capì che doveva aver trascorso anni in quel monastero, sottoponendosi a prove e sacrifici. Certo, anche l’altro sentiva la sofferenza della vita e voleva liberarsene; e si era, per questo, impegnato con tutte le sue forze. Che differenza c’era fra loro? Nessuna; solo che lui, il monaco, si era impegnato di più. Ma ora stava perdendo a quel gioco, e sarebbe morto.
Il giovane, a questo punto, provò una grande compassione per il suo avversario e non desiderò più vincere. Compì una serie di errori deliberati, finchè fu vicino alla sconfitta definitiva, allo scacco matto.
A quel punto l’abate si alzò, sollevò in alto la spada e l’abbattè….non sul collo del giovane, ma sulla scacchiera, che andò in frantumi.
“Non c’è né vinto, né vincitore”, dichiarò. “E quindi non taglierò la testa di nessuno”. Poi, rivolto al giovane, aggiunse:”Due sole cose sono necessarie: la concentrazione e la compassione. Tu oggi le hai esperimentate entrambe. Eri completamente concentrato nel gioco e, in quella concentrazione hai potuto sentire compassione per il tuo avversario. Questa è la via che cerchi”.

Un cristiano che pensa è un cristiano che cresce

 Charles Haddon Spurgeon (1834 – 1892), predicatore battista inglese.
C'é una grande differenza se io edifico qualcuno, o se lo lodo talmente da diventare un pallone gonfiato.
Chi crede veramente trova sempre una via, e se non la trova se la fa.
Chi legge la Bibbia per trovarci degli errori, si renderà presto conto che la Bibbia trova degli errori in lui.
Chi non vuole quando può, non potrà quando vorrà.
Dire cose che si è sentito dire, è già mezza bugia.
Dov'è Dio? Dimmi piuttosto dove Dio non c'è!
È il piccolo sasso nella scarpa che fa zoppicare il credente.
Gli errori diventano sempre grandi dove l'amore è piccolo.
Il nostro tempo e il tempo di Dio non vengono misurati con lo stesso orologio.
Il timore di Dio è la cura migliore contro il timore degli uomini.
In una goccia di approvazione da parte di Dio c'è più gloria che in un mare di lode umana.
I secondi pensieri sono spesso i migliori.
La gente che non fa niente, è sempre la prima che fa delle critiche a tutto.
L'amore è l'unico fazzoletto che riesce ad asciugare le lacrime dei tristi.
La politica migliore è l'onestà.
La ragione è un lume, il credente un sole!
La soddisfazione è meglio della ricchezza.
La verità della parola di Dio non ci salverà mai, finché non diventerà una verità del nostro cuore.
Le capacità che sono dentro una persona sono più grandi di quanto lui crede, e le capacità che Dio può dare sono più grandi di quello che può sognare.
Le preghiere sono misurate per il peso e non per lunghezza.
Meglio una Bibbia nel cuore che sullo scaffale.
Non abbiamo altro tempo a disposizione che quello di oggi.
Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità.
Ogni confessione che non avviene verso Cristo necessita una conversione.
Quando nella fede c'è bassa marea, spesso l'alta marea sale nel peccato.
Quello che il flusso sanguigno è per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per la Chiesa.
Solamente nel silenzio le promesse di Dio diventeranno grandi.
Una bocca sempre aperta fa pensare ad una testa sempre vuota.
Una vera confessione è altrettanto impossibile da nascondere come lo è la luce in una stanza in una stanza buia.
Un cristiano che pensa è un cristiano che cresce.
Usa la preghiera come se fosse una potente trivella che fa scaturire l'acqua viva dalle viscere della Parola.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima.


Pensieri dopo l´11 settembre


Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,
più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.

Beviamo troppo, fumiamo troppo,
spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,
guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,
vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,
ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco
e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere,
ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna,
ma non riusciamo ad attraversare la strada
per incontrare un nuovo vicino di casa.

Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito
l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i
pregiudizi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per
produrre
più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere
relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e
getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei
corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.

E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina
e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa
lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste
considerazioni con altri, o di cancellarle.

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè
non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno
che ti guarda dal basso in soggezione,
perchè quella piccola persona presto crescerà
e lascerà il tuo fianco.

Ricordati di dare un caloroso abbraccio
alla persona che ti sta a fianco,
perchè è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore
e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto
pensalo.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite
che vengono dal profondo dell'anima.

Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perchè un giorno quella persona non sarà più lì.

Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e
dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

George Carlin

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,

Alla vigilia della mia pensione ho trovato questa riflessione  semplicemente radiosa e illuminante i pensieri bui che a volte mi rattristano...

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni! E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!
Woody Allen

Il mio nome è IO SONO

IO SONO
Mi rammaricavo
del mio passato
e temevo il mio futuro
quando, improvvisamente
il mio Signore parlò:

Il mio nome è IO SONO.
Fece una pausa. Io attesi.
Poi continuò:

Se tu vivi del passato
con i suoi errori
e i suoi dispiaceri
vivi nel dolore.
Io non sono nel passato.
Il mio nome non è IO ERO

Se tu vivi del futuro,
con i suoi problemi
e le sue paure,
vivi nel dolore.
Il non sono nel futuro.
Il mio nome non è IO SARO’.

Se tu vivi questo momento,
vivi nella pace.
Io sono nel presente.
Il mio nome è IO SONO

(Helen Mallicoat)

È vietato...senza di te questo mondo non sarebbe uguale

È vietato piangere senza imparare,
alzarti al mattino senza saper cosa fare,
aver paura dei ricordi
È vietato non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che vuoi,
abbandonare tutto per paura,
non far diventare i tuoi sogni realtà.
È vietato non dimostrare il tuo amore,
far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore
È vietato abbandonare i tuoi amici
non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme
chiamarli soltanto quando hai bisogno
È vietato non fare le cose per te stesso
non creder in Dio e fare il tuo destino
Aver paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo respiro
È vietato sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarsi,
dimenticare i suoi occhi e la sua risata
solo perché le vostre strade non si incrociano più
È vietato dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
È vietato non tentare di capire le persone,
pensare che le loro vite valgano più della tua
non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia
È vietato non creare la tua storia
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non avere dei momenti per la gente
che ha bisogno di te,
non capire che ciò che ti da la vita
te la può anche togliere.
È vietato non cercare la tua felicità
non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo
non pensare che potremmo essere migliori
non sentire che…
senza di te questo mondo non sarebbe uguale.

 (Pablo Neruda)

lunedì 28 febbraio 2011

una specie di rogo purificatorio del vaniloquio

Vorrei arrivare al varco
con pochi, essenziali bagagli,
liberato dai molti inutili,
di cui l’epoca tragica e fatua
ci ha sovraccaricato…
E vorrei passare questa soglia
sostenuto da poche,
sostanziali acquisizioni
e da immagini irrevocabili
per intensità e bellezza
che sono rimaste
come retaggio.
Occorre una specie di rogo
purificatorio
del vaniloquio
cui ci siamo abbandonati
e del quale ci siamo compiaciuti.
Il bulbo della speranza,
ora occulto sotto il suolo
ingombro di macerie
non muoia,
in attesa di fiorire
alla prima primavera.

Mario Luzi

Pensaci quando ti senti orgoglioso perché credi di aver capito qualcosa


Sándor Márai
La ragione non è sufficiente per comprendere noi stessi e i fenomeni del mondo:  non basta per comprendere e per sentire l’essenziale, l’infallibile.  Per capire qualcosa di questo mondo ci vuole pietà e umiltà, la felice collaborazione fra il nostro corpo e i nostri istinti, un particolare posizionamento dell’oggetto da prendere in esame e forse persino un quadro astrologico appropriato. Pensaci quando ti senti orgoglioso perché credi di aver capito qualcosa.

impulso di dover dire sempre la mia in ogni occasione


Signore, tu sai che invecchio di giorno in giorno e che un giorno sarò vecchia: difendimi dall'impulso di dover dire sempre la mia in ogni occasione. 
Liberami da quell'immenso desiderio di voler mettere ordine negli affari degli altri. 
Insegnami ad essere riflessiva e soccorrevole, ma non prevaricante. 
Insegnami la meravigliosa saggezza dell'ammettere che io posso anche sbagliarmi. 
Fa' che io sia il più possibile amabile.
Tersesa di Avila

Tutto quello che so

ABBANDONO IN DIO 
Quel che mi accadrà oggi,
mio Dio, non lo so.
Tutto quello che so
è che nulla mi accadrà
che tu non abbia preveduto
e disposto per il mio maggior bene
da tutta l'eternità.
Questo solo mi basta.
Ti domando
in nome di Gesù Cristo
e per i suoi innumerevoli meriti 
la pazienza nelle tribolazioni
e la perfetta accettazione 
perché tutto quello che tu vuoi 
o permetti che accada 
sia per la tua gloria 
e per la mia santificazione. 
Amen.
(Giacomo Alberione, ssp)

domenica 27 febbraio 2011

Parlare di «cose importanti» non è facile

Parlare di cose importanti attraverso la propria vita e la propria testimonianza.
 Parlare di «cose importanti» non è facile; non è facile per i genitori con i figli, non è semplice fra sposi, fra amici; mi sento di dire che non è facile nemmeno fra preti: solo ogni tanto riusciamo a raccontarci la presenza di Gesù nella nostra vita, a parlare della nostra preghiera, dell’amicizia; quando ci riusciamo è una grande gioia.
È bello parlare di cose profonde; ci vuole tempo, coraggio e disponibilità.
   Una delle cose di cui fra sacerdoti non parliamo mai a sufficienza è l’importanza, l’emozione, la bellezza di celebrare e ricevere l’Eucaristia, il pane quotidiano senza il quale non potremmo vivere.
   Non so a quanti giovani ho parlato della vita di Grazia, dell’Eucaristia quotidiana e del sacramento della riconciliazione come delle cose più importanti della mia vita.
Non so a quanti giovani ho proposto l’Eucaristia quotidiana e la confessione frequente come strade sicure verso la felicità: se non l’ho fatto abbastanza desidero cominciare a farlo da questo momento.
  In realtà sono molti i giovani che vedo presenti alla Messa anche in giorni feriali; partecipare ogni giorno alla celebrazione eucaristica non è sempre facile anche perché gli orari spesso non sono pensati in base ai tempi di chi studia o lavora. Risulta più facile fare una visita quotidiana a Gesù in chiesa, presente nel tabernacolo, fare un po’ di adorazione eucaristica; e se anche l’adorazione eucaristica non è possibile è sempre possibile, mi disse una volta un anziano sacerdote, adorare la volontà di Dio, il suo disegno d’amore per ogni giovane, per ogni uomo e ogni donna.
autore: don Nicolò Anselmi    http://www.giovani.org

siamo tutti pellegrini di Emmaus

“Signore Gesù, guardaci!
Vedi, siamo tutti pellegrini di Emmaus,
siamo tutti
uomini che faticano
nell'oscurità della sera.
E anche i nostri cuori sono vigliacchi.
Vieni sulla nostra strada,
brucia il cuore anche a noi.
Entra con noi a sederti al nostro fuoco,
affinché, esultanti di una gioia trionfale,
ci rialziamo a nostra volta
per correre a rivelare la gioia
a ogni uomo nel mondo,
nell’amore, per sempre,
fino al nostro ultimo respiro”.
(abbé Pierre)

stupì tutti con la sua bianchezza


E un mattino
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d’improvviso aperta la porta,
meravigliati la calpestammo.
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
timidamente festosa
era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti

con la sua bianchezza   
Evgenij Aleksandrovič Evtušenko