IL SILENZIO
Ascolta, figlio mio, il silenzio.
E’ un silenzio ondulato,
un silenzio,
dove scivolano valli ed echi
e che inclina le fronti
al suolo.
Tutti hanno paura del silenzio.
Tutti si sforzano di uccidere il silenzio.
Anche nei monasteri
Spesso c'è poco silenzio.
Perché appena l'uomo fa silenzio
Comincia a comunicare con se stesso.
Appena l'uomo fa silenzio
Comincia a vedere dentro di sé.
E vedere dentro di sé fa paura.
Bisogna creare isole di silenzio
Intorno a noi e nelle nostre occupazioni:
Sono isole di difesa, sono isole di ripresa.
Occorre creare isole di silenzio
per non essere soli.
Occorre creare isole di silenzio
Nelle occupazioni più assorbenti,
Per non essere dei travolti,
Per dominare le cose
E non lasciare che le cose ci travolgano.
Dio ci vuole dominatori delle cose,
Non fuscelli travolti dalle acque.( Anonimo)
Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio, mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore, e fallo conoscere al mondo.
Mahtma Gandhi
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( Alessandro Manzoni )
" Più si ama, meno si osserva dall’alto;
più si ama, meno si giudica;
più si ama, più si perdona; più si ama, più si ascolta e meno si parla;
più si ama, più si diventa roccia, appoggio, sicurezza per l’altro;
più si ama, più si è veri! " (S. Agostino)
Un buon matrimonio è quello nel quale ciascuno fa dell' altro il custode della sua solitudine e gli accorda questa fiducia, la più grande possibile… Una volta che si è compreso e accettato che, anche tra gli esseri umani più vicini, continuano a esistere distanze infinite, può svilupparsi una meravigliosa vita fianco a fianco, se si riesce ad amare quella distanza che permette a ognuno di vedere nella totalità il profilo dell' altro stagliato contro un ampio cielo.
R. M. Rilke
Voltaire
Sono tormentato dal dubbio che non sempre i superiori abbiano meditato questa parabola (dei "due figli", Mt 21, 28-32) e ne abbiano quindi tratto le rigorose conclusioni. Così rischiano di prendere qualche abbaglio allorché si tratta di scoprire quali siano i figli veramente obbedienti.
Cortigiano non vuol dire collaboratore.
Adulare non è sinonimo di amare.
Dire «sì» non equivale a «fare».
Chi «si fa avanti» precipitosamente, quasi sempre scantona poi, non appena si trova fuori portata dalla vista del superiore.
Chi ha il «sì facile» sovente ha «l'impegno difficile».
Il sorriso cerimonioso si accompagna inevitabilmente al mugugno.
Gli specialisti dell'inchino - colonna vertebrale ad angolo retto - trovano una insormontabile difficoltà a piegare la schiena quando si tratta di afferrare la zappa e lavorare sul serio.
Quelli che si trovano immancabilmente in prima fila nelle parate ufficiali, finiscono volentieri nelle retrovie (pantofole e poltrona) quando il calendario segna i grigi giorni feriali.
Certi «ribelli» sono i figli più appassionati della Casa. Il loro, sovente, è un amore deluso. Se sono
Certe «teste calde» hanno il solo torto di non saper adoperare la parola come turibolo. In realtà, un superiore intelligente sa di poter contare su di loro. A occhi chiusi.
Possono avere qualche «parola sbagliata». Ma le azioni sono quelle giuste.
A.Pronzato, Vangeli scomodi, 353-354
Erri De Luca, Alzaia, 33
«Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?»
Albert Einstein
L’unico responsabile del tuo successo La libertà e’ una scelta che soltanto tu puoi fare: Mentre noi possiamo orientare Peter O’Connor, da “Ali sull’oceano” Hesse
perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.
o del tuo fallimento sei tu, ricordalo…
ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,
la voce corre nell’aria, cambiandone il corso.
Se sei brava da udire abbastanza,
tu potrai ascoltare l’eco di saggezze
e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio.
Tutto il sapere del mondo e’ a disposizione di chiunque sia disposto
a credere e a voler ascoltare.
tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire,
perché prima o poi si impara, la tragedia e’
non provarci nemmeno per paura di fallire.
le nostre mosse verso un obiettivo comune,
ognuno di noi deve trovare la sua strada,
perché le risposte non possono essere trovate
seguendo le orme di un’altra persona….
Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,
immagina ciò che puoi raggiungere
quando sei tu a credere in te stessa.
“Il vero cristiano, colui che ha fatto suo l'esempio e l'insegnamento di san Paolo, non sa che cosa voglia dire fermarsi, o peggio indietreggiare; ma pieno di liete speranze e del desiderio di migliorarsi, e di migliorare il mondo, avanza serenamente in una continua ricerca del bene, in un continuo approfondimento della propria altissima dignità di vivente in Cristo, a cui vuole adeguare pensieri, affetti, attività e lavoro.
Nessun alunno è un’isola,
completo in se stesso;
ogni alunno è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
la scuola ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
Il fallimento di qualsiasi alunno mi sminuisce,
perché io ne sono parte.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campanella:
suona per te.
E se abbiamo una vocazione noi stessi, se non l’abbiamo tradita, possiamo tener lontano dal nostro cuore, nell’amore che portiamo ai nostri figli, il senso della proprietà. Se invece una vocazione non l’abbiamo, o se l’abbiamo abbandonata o tradita, allora ci aggrappiamo ai nostri figli come un naufrago ad un relitto, pretendiamo vivacemente da loro che ci restituiscano tutto quanto gli abbiamo dato, che ottengano dalla vita tutto quanto a noi è mancato: vogliamo che siano in tutto opera nostra.
Ma se abbiamo noi stessi una vocazione, se non l’abbiamo rinnegata o tradita, allora possiamo lasciarli germogliare quietamente fuori di noi, circondati dall’ombra e dallo spazio che richiede il germoglio di una vocazione. Questa è forse l’unica reale possibilità che abbiamo di riuscir loro di qualche aiuto nella ricerca di una vocazione: avere una vocazione noi stessi, conoscerla, amarla e servirla con passione.”
“Le piccole virtù” di Natalia Ginzburg – Einaudi
"Dio ti libererà dai Baal", Baal in ebraico vuol dire "colui che ti compra". Ti compra col pane, l'ambizione e il potere, ma poi ti fa schiavo. Gesù è l'icona limpidissima della libertà, di non permettere a nessuno di comprarmi, di permettere al chicco di non farsi soffocare dalle spine.
Il gesto più alto di amore è restituire all'altro il governo di se stesso senza approfittare della sua debolezza.
Mi sono perso partendo da poco,
da un gesto mancato,
un sorriso trattenuto.
Quando il cuore
si pente di fuggire
e si libera
dovrà rendere conto
di ogni passo e di ogni gesto.
Intanto,
mi alzo all'alba,
quando giunge la voce
delle piccole cose,
quando lentamente si muovono
il bene e il male
e i loro confini sono visibili
Cammineremo soltanto.
Sarà piacevole camminare insieme.
Senza pensare di arrivare da qualche parte.
Cammina in pace. Cammina nella gioia.
Il nostro è un cammino di pace.
Poi impariamo
che non c'è un cammino di pace;
camminare è la pace;
non c'è un cammino di gioia;
camminare è la gioia.
Noi camminiamo per noi stessi.
Noi camminiamo per ognuno
sempre mano nella mano.
Cammina e tocca la pace di ogni istante.
Cammina e tocca la gioia di ogni istante.
Ogni passo è una fresca brezza.
Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
La terra sarà al sicuro
se c'è sicurezza in noi.
Athich Nhat Hanh (monaco Zen vietnamita)
né uno scienziato.
Cerco soltanto di essere
un uomo di preghiera.
Senza la preghiera avrei perso la ragione.
Se non ho perso la pace dell'anima,
malgrado le prove,
è perché questa pace viene dalla preghiera.
Si può vivere alcuni giorni senza mangiare,
ma non senza pregare.
La preghiera è la chiave del mattino
ed il chiavistello della sera.
La preghiera è un patto sacro
fra Dio e gli uomini.
“Una volta, quando la nostra vita era più semplice, si udiva la voce delle campane. Oggi non è che le campane non suonino, siamo noi che non le udiamo più. E non è questione di orecchie, bensì di cuore. Ecco, vorrei che tutti recuperassimo l’udito del cuore” (Ermanno Olmi, regista).
C’è da dire, inoltre, che oggi, paradossalmente, si è disposti ad ascoltare tante “altre campane”, magari stonate e spesso contraddittorie. Rintocchi rumorosi e disarmonici che appiattiscono la vita e che allontanano il cuore umano da quell’unica melodia che meriterebbe invece di essere ascoltata.
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