Il tuo desiderio è la tua preghiera: se continuo è il tuo desiderio continua è pure la tua preghiera. L’Apostolo infatti non a caso afferma: “Pregate incessantemente”
(1 Ts. 5, 17). S’intende forse che dobbiamo stare continuamente in ginocchio
o prostrati o con le mani levate per obbedire al comando di pregare incessantemente?
Se intendiamo così il pregare, ritengo che non possiamo farlo senza interruzione.
Ma v’è un’altra preghiera, quella interiore, che è senza interruzione, ed è il desiderio.
Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato (che è il riposo in Dio), non smetti mai di pregare.
Se non vuoi interrompere di pregare, non cessare di desiderare.
Il tuo desiderio è continuo, continua è la tua voce.
Tacerai, se smetterai di amare.
Tacquero coloro dei quali fu detto:
“Per il dilagare dell’ iniquità, l’amore di molti si raffredderà” - ( Mt 24, 12).
La freddezza dell’amore è il silenzio del cuore, l’ardore dell’amore è il grido del cuore.
Se resta sempre vivo l’amore, tu gridi sempre; se gridi sempre, desideri sempre;
se desideri, hai il pensiero volto alla pace.
“E davanti a te sta ogni mio desiderio” (Sal 37,10).
Se sta davanti a Lui il desiderio, come può non essere davanti a Lui
anche il gemito che è la voce del desiderio?
Perciò egli continua: “E il mio gemito a te non è nascosto”
(Sal 37,10), ma lo è a molti uomini.
(S. Agostino dal “Commento sui Salmi”)