In un suo meraviglio testo, “Meditare da cristiani”,
von Balthasar parla del silenzio come
premessa per vivere gli Esercizi spirituali:
“Chi vuole udire qualcosa
deve prepararsi con il silenzio alla capacità di udire.
Se lui stesso parla o parlano in lui i suoi pensieri, desideri, preoccupazioni,
allora il rumore che fanno renderà impotente
la sua capacità di ascolto.
Perciò ogni istruzione alla meditazione
incomincia con la richiesta
di creare silenzio e vuoto interiore,
affinché ci sia spazio per ciò che deve venire accolto.
Si parla
di «interrompere»,
di «concentrazione» della coscienza diffusa,
di «percorrere» il misterioso cammino verso l’interiorità, ecc.
Ma a buon diritto si può dubitare che un tale sforzo,
nella sua nuda negatività,
conduca già a quella positiva disponibilità di ascolto
che distingue
la meditazione cristiana da altre forme di contemplazione, nelle quali,
poiché non vi risuona nessuna parola da parte di Dio,
una tale disponibilità è superflua.
Cristianamente il silenzio richiesto
non deve essere realizzato precedentemente dall’uomo,
anzi il credente deve rendersi conto che
egli possiede già da sempre in sé e contemporaneamente in Dio
la «cameretta» silenziosa e nascosta in cui deve entrare (Mt 6,6)
e in cui è presso il Padre”.
Lo afferma anche la letteratura:
“Tu sai ascoltare il mio silenzio per questo ho bisogno di te“.
sabato 5 maggio 2018
domenica 29 aprile 2018
La carità ha sempre un nome ed un volto, anche se qualche volta sono celati
«La carità è "antica" almeno quanto la Bibbia,
ma mai vecchia e stanca,
bensì sempre capace di rinnovarsi e
rispondere ai tempi che cambiano;
attraversa i secoli ed i continenti,
parla lingue antiche e moderne,
veste i colori dei popoli,
costruisce ponti e
abbatte i muri;
sorride quando è stanca;
piange ma senza lagnarsi;
corre quando è affaticata;
agisce dove tutti si fermano;
veglia quando tutti dormono;
spera quando nessuno ci conta più;
crede in ciò che sembra impossibile;
si nasconde davanti ai riflettori;
illumina il buio dei cuori, delle menti e delle coscienze;
sogna così tanto e forte da fare già progetti dove molti indietreggiano;
si inginocchia per guardare negli occhi;
abbraccia per far sentire amati;
perdona senza voler nulla in cambio;
parla poco e senza mai ferire;
è semplice ma mai banale; sta in silenzio per ascoltare;
ha paura ma non è vigliacca;
ha coraggio ma non è avventata;
interviene ma non è violenta;
aspetta quando tutti hanno fretta;
meraviglia dinanzi a ciò che è scontato;
crea dove manca la fantasia;
è libera dalle catene del mondo;
"dice bene" perché "benedice";
prega quando opera e opera quando prega.
La carità ha sempre un nome ed un volto,
anche se qualche volta sono celati;
alcuni non li conosceremo mai,
altri sono noti al mondo, donne e uomini di ieri e di oggi, giovani e adulti di ogni continente, stelle innumerevoli di un firmamento, santi con o senza aureola, testimoni e martiri, compagni di viaggio "nel tempo e nell'eternità"».
Marco Pappalardo
ma mai vecchia e stanca,
bensì sempre capace di rinnovarsi e
rispondere ai tempi che cambiano;
attraversa i secoli ed i continenti,
parla lingue antiche e moderne,
veste i colori dei popoli,
costruisce ponti e
abbatte i muri;
sorride quando è stanca;
piange ma senza lagnarsi;
corre quando è affaticata;
agisce dove tutti si fermano;
veglia quando tutti dormono;
spera quando nessuno ci conta più;
crede in ciò che sembra impossibile;
si nasconde davanti ai riflettori;
illumina il buio dei cuori, delle menti e delle coscienze;
sogna così tanto e forte da fare già progetti dove molti indietreggiano;
si inginocchia per guardare negli occhi;
abbraccia per far sentire amati;
perdona senza voler nulla in cambio;
parla poco e senza mai ferire;
è semplice ma mai banale; sta in silenzio per ascoltare;
ha paura ma non è vigliacca;
ha coraggio ma non è avventata;
interviene ma non è violenta;
aspetta quando tutti hanno fretta;
meraviglia dinanzi a ciò che è scontato;
crea dove manca la fantasia;
è libera dalle catene del mondo;
"dice bene" perché "benedice";
prega quando opera e opera quando prega.
La carità ha sempre un nome ed un volto,
anche se qualche volta sono celati;
alcuni non li conosceremo mai,
altri sono noti al mondo, donne e uomini di ieri e di oggi, giovani e adulti di ogni continente, stelle innumerevoli di un firmamento, santi con o senza aureola, testimoni e martiri, compagni di viaggio "nel tempo e nell'eternità"».
Marco Pappalardo
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