giovedì 14 dicembre 2017

Se non abbiamo il silenzio dentro noi stessi ... la maggior parte di noi sta correndo come se esistesse un luogo migliore in cui andare

E' strano come sia volato il tempo da un ultimo post.
Eppure l'atterraggio mi riconduce all'inizio, non solo di quest'anno, ma al principio di questo blog: "l'ascolto del silenzio"

“Trascorriamo parecchio tempo cercando
la felicità
quando il mondo intorno a noi trabocca di meraviglie.
Essere vivi e
camminare sulla terra
è un miracolo,
eppure la maggior parte di noi sta correndo
come se esistesse un luogo migliore in cui andare.
La bellezza
ci chiama ogni giorno, ogni ora, ma raramente
siamo nella posizione di ascoltare.
La condizione essenziale perché possiamo sentire il richiamo della bellezza e rispondervi
è il silenzio.
Se non abbiamo il silenzio dentro noi stessi –
se la nostra mente, il nostro corpo, sono colmi di rumore –
non possiamo udire quel richiamo”

 Passi di: Nhath Hanh Tich. “Il dono del silenzio (Italian Edition)”. iBooks.

mercoledì 13 dicembre 2017

SORRIDI, RESPIRA E VAI PIANO

Il valore della semplicità
SORRIDI, RESPIRA E VAI PIANO
Il maestro buddista Thich Nhat Hanh ci ricorda tre semplici passi per essere più consapevoli del presente.
Sorridi
Se sorridiamo la gente ci sorride… “ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere” dice Mordecai Richler. In effetti sorridere è semplice dona a noi tranquillità e infonde agli altri un sentimento positivo. Il sorriso è una forma di comunicazione… siamo come degli specchi… Il sorriso manifesta simpatia, ottimismo, benessere e apertura nei confronti di un’altra persona e nella cultura comune rappresenta l’espressione della felicità.
“Ci sono tre ragioni nella giornata per essere felici e sorridere. La prima ragione è quando mi sveglio, perché ho tutta una giornata davanti a me per fare bene tutto ciò che non ho potuto fare ieri, e quindi sono felice. La seconda ragione è a mezza giornata, perché, se non sono riuscito a fare molto, ho ancora davanti a me una mezza giornata per migliorare e me ne rallegro. La terza ragione è alla sera, perché la giornata è finita e se è andata bene sono felice, se invece è andata male sono felice che sia finita” (detto Cinese)
Respira
Deepak Chopra dice: “Ogni cambiamento dei nostri stati mentali è riflesso prima nel respiro e poi nel corpo. Ma tale fenomeno funziona anche all’inverso: cambiando gli schemi della respirazione viene modificato anche lo stato emotivo”. In sintesi il nostro modo di respirare influenza il nostro stato emotivo… Essere consapevoli del nostro respiro, osservarne il processo è senza dubbio un buon metodo per “rientrare” in noi stessi. Nel sanscrito il termine “prāṇa” significa letteralmente vita e in secondo luogo viene inteso come respiro e spirito. Una respirazione consapevole è importante dato che potremmo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere senza respirare. Ricordiamoci che iniziamo la vita con una inspirazione e la finiamo con una espirazione concludendo il ciclo. Il respiro è vita.
Vai piano
Una citazione Zen dice: “Prima dell’illuminazione tagliavo legna e trasportavo acqua, durante l’illuminazione taglio legna e trasporto acqua, dopo l’illuminazione taglierò legna e trasporterò acqua”. Siamo in una società molto frettolosa, talvolta ci dimentichiamo di cambiare in nostro ritmo in modo più rilassato… Andare piano infonde calma e tranquillità, rallentare talvolta è necessario per riprendere energia e per aver più consapevolezza di ciò che stiamo facendo… Andare piano non significa oziare ma essere più attenti e vigili a ciò che ci circonda...
“Non importa cosa fai; ciò che conta è che puoi farlo con consapevolezza e dedizione. Solo così ogni tuo gesto diventerà un’azione spirituale” (CoDeZen)