Vorrei arrivare al varco
con pochi, essenziali bagagli,
liberato dai molti inutili,
di cui l’epoca tragica e fatua
ci ha sovraccaricato…
E vorrei passare questa soglia
sostenuto da poche,
sostanziali acquisizioni
e da immagini irrevocabili
per intensità e bellezza
che sono rimaste
come retaggio.
Occorre una specie di rogo
purificatorio
del vaniloquio
cui ci siamo abbandonati
e del quale ci siamo compiaciuti.
Il bulbo della speranza,
ora occulto sotto il suolo
ingombro di macerie
non muoia,
in attesa di fiorire
alla prima primavera.
Mario Luzi
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