Spesso, quando si celebra qualcuno, lo si idealizza. Ci si dimentica che era anche lui un uomo. Se quell'uomo è caduto in circostanze avverse, a celebrarlo sono i sopravvissuti. Raramente ci si domanda perché loro siano sopravvissuti, e il celebrato no. A volte si celebra per mascherare una nostra mancanza, o per colpire meschinamente un avversario. A volte si confonde il vero con i sogni.
E quindi non dirò oltre di un uomo, il professor Aldo Coccio, che per tanti anni ha compiuto il suo dovere, in maniera umile e silenziosa. Come passano tutte le cose di questo mondo, anche lui è passato. Ci sarà un tempo e un luogo in cui tutte le cose saranno fatte nuove, e lì sarà dove il nostro ricordo riprenderà vita.
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