In cucina una giovane mamma stava preparando la cena con la mente totalmente concentrata su ciò che stava facendo: preparare le patatine fritte. Stava lavorando sodo per preparare un piatto che i bambini avrebbero apprezzato molto: le patatine fritte erano il loro piatto preferito. Il bambino più piccolo, quattro anni, aveva avuto un'intensa giornata all'asilo e raccontò alla mamma quello che aveva visto e fatto. La mamma gli rispondeva distrattamente con monosillabi e borbottii. Qualche istante dopo si sentì tirare la gonna e udì: "Mamma..." La donna accenno di sì col capo e borbottò qualche parola. Sentì altri strattoni alla gonna e di nuovo: "Mamma...". Ma lei continuava imperterrita a sbucciare le patate. Passarono altri cinque minuti. Il bambino si attaccò alla gonna della mamma e tirò con tutte le sue forze. La donna fu costretta a chinarsi verso il figlio. Il bambino le prese il volto fra le manine paffute, lo portò davanti al proprio viso e disse: "Mamma, ascoltami con gli occhi!".
Ascoltarsi con gli occhi perché tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi. Ascoltare qualcuno con gli occhi significa dirgli: "Tu sei importante per me".
don Marco Pozza e per tutto l'articolo http://www.sullastradadiemmaus.it/commento-al-vangelo-della-domenica/1181-ti-amo-per-colpa-di-uno-sguardo-omelia.html#comment-2750
Nessun commento:
Posta un commento