«(..) Scrivere non è una professione, ma una vocazione all’infelicità. Non credo che un artista possa mai essere felice».
Perché?
«Innanzitutto perché credo che se un uomo ha l’urgenza di essere un artista vuol dire che ha bisogno di trovare se stesso. Ogni scrittore tenta di trovare se stesso attraverso i suoi personaggi, e attraverso tutta la sua scrittura».
Scrive per sé?
«Sì. Certo».
Perché?
«Innanzitutto perché credo che se un uomo ha l’urgenza di essere un artista vuol dire che ha bisogno di trovare se stesso. Ogni scrittore tenta di trovare se stesso attraverso i suoi personaggi, e attraverso tutta la sua scrittura».
Scrive per sé?
«Sì. Certo».
Georges Simenon, intervista a Carvel Collins, Paris Review n.9, 1955
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