LE ORME DEL CREATORE
Un arabo accompagnava attraverso il deserto un esploratore francese. E ogni mattino si prostrava a terra per adorare e pregare Dio.
Un giorno il francese gli disse: “Tu sei un ingenuo: Dio non esiste, difatti tu non l’hai mai visto né toccato”.
L’arabo non rispose.
Poco dopo il francese notò delle orme di cammello ed esclamò: “Guarda, di qui è passato un cammello”.
E l’arabo rispose: “Signore, lei è un ingenuo, il cammello non l’ ha né visto né toccato”.
“Sciocco sei tu! Si vedono le orme!”, replicò il francese.
Allora l’arabo, puntando il dito verso il sole: “Ecco le orme del Creatore: Dio c’è”…
(P. Pellegrino)
S. Kierkegaard
questo sconosciuto
Ma che cos'è allora questo Sconosciuto, contro il quale l'intelletto va a sbattere nella sua passione paradossale e che confonde all'uomo la sua conoscenza di sé? È l'Ignoto. Esso però non è qualcosa di umano, per quanto noi conosciamo l'uomo, e neppure qualche altra cosa che noi conosciamo. Questo sconosciuto, chiamiamolo allora Dio. Questo attributo, che gli diamo, è soltanto un nome. Di dimostrare che questo sconosciuto (Dio) esiste, l'intelligenza ci pensa appena. Se Dio non esiste, allora è certamente impossibile dimostrarne l'esistenza; ma se esiste, è una vera scemenza volerlo dimostrare; poiché precisamente nel momento in cui incomincio la dimostrazione, io l'ho già presupposto non come una cosa dubbia - ciò che non potrebbe di certo essere un presupposto - ma come cosa già pacifica, perché altrimenti non avrei incominciato a dimostrarlo, perché si comprende facilmente che tutto ciò sarebbe impossibile se Dio non esistesse.
S. Kierkegaard
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