Bisogna stare molto attenti quando si ascolta. Non c’è soltanto la parola letterale, per così dire “esterna”, che ascoltiamo, ma c’è anche una parola interiore, un sentimento profondo del cuore, che ogni parola suscita. In genere, non siamo allenati a sentire nel profondo ciò che sentiamo con l’orecchio, piuttosto consumiamo parole. I nostri gesti nascono dalle parole sentite senza essere capite, sono quasi automatismi, come nella propaganda. Per cui non è mai in gioco né la libertà né la persona. Invece il rapporto proprio da persona a persona c’è quando la parola entra nel cuore: allora ascolti cosa suscita in te, vedi se è bene, se è male, e veramente decidi di rispondere.
Silvano Fausti
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