mercoledì 2 maggio 2012

non è lecito abbandonare


 alcuni passi tratti dalla Lettera a Diogneto (Anonimo II sec. d.C.), V-VII:
  1. A dirla in breve, come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani.
  2. L’anima è diffusa in tutte le parti del corpo e i cristiani nelle città della terra.
  3. L’anima abita nel corpo, ma non è del corpo; i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo. L’anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile; i cristiani si vedono nel mondo, ma la loro religione è invisibile.
  4. La carne odia l’anima e la combatte pur non avendo ricevuto ingiuria, perché impedisce di prendersi dei piaceri; il mondo che pur non ha avuto ingiustizia dai cristiani li odia perché si oppongono ai piaceri.
  5. L’anima ama la carne che la odia e le membra; anche i cristiani amano coloro che li odiano.
  6. L’anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo; anche i cristiani sono nel mondo come in una prigione, ma essi sostengono il mondo.
  7. L’anima immortale abita in una dimora mortale; anche i cristiani vivono come stranieri tra le cose che si corrompono, aspettando l’incorruttibilità nei cieli.
  8. Maltrattata nei cibi e nelle bevande l’anima si raffina; anche i cristiani maltrattati, ogni giorno più si moltiplicano.
  9. Dio li ha messi in un posto tale che ad essi non è lecito abbandonare.

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