Da quanto tempo non permetti alla tua anima di pregare con le parole del salmo:
“O Dio tu sei il mio Dio all’aurora ti cerco, di Te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senza acqua …”.
Ora è il tempo opportuno.
Sarebbe un’estate da raccontare…, tornando dal mare…!
Il raccontino è vecchio ma ci calza…
- C’era una volta un boscaiolo che si presentò a lavorare in una segheria. Il salario era buono per cui il boscaiolo volle fare bella figura.
Il primo giorno si presentò al capo reparto, il quale gli diede un’ascia e gli affidò una zona del bosco.
L’uomo, pieno di entusiasmo, andò nel bosco a fare legna. In una sola giornata abbatté diciotto alberi.
“Complimenti” gli disse il capo reparto.
Il giorno dopo il boscaiolo decise di migliorare il suo rendimento, quella sera andò a letto presto.
La mattina dopo si alzò prima degli altri e andò nel bosco.
Nonostante l’impegno, non riuscì ad abbattere più di quindici alberi.
“Devo essere stanco” pensò e decise di andare a dormire al tramonto.
Il giorno dopo furono sette, poi cinque, e l’ultimo giorno passò l’intero pomeriggio tentando di tagliare il suo secondo albero.
Preoccupato per quello che avrebbe pensato il capo reparto, il boscaiolo andò a raccontargli quello che era successo, e giurava e spergiurava che si stava sforzando ai
limiti dello sfinimento.
Il capo reparto gli chiese: “Quando è stata l’ultima volta che hai affilato la tua ascia?”.
“Affilare? Non ho avuto il tempo di affilarla: ero troppo occupato ad abbattere alberi…”-
Gesù si rivolge a noi e ci dice: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò”.
Don Michele Cuttano
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