Ogni bambino ha occhi che guardano ciò che
gli sta intorno come un mistero perché si sente
immerso in una realtà prodigiosa da scoprire, da
toccare e dalla quale restare sbalordito.
Ci si abitua troppo presto ai colori, alle forme, alle
armonie che ci circondano, troppo presto perdiamo
quella freschezza dello sguardo che ci fa innamorare; come se davanti ai nostri occhi ci fossero strati
di polvere che rendono incolore e senza sussulti
la vita. E ugualmente troppo presto ci abituiamo
ai volti, ai profumi, ai lampi di luce delle persone
che amiamo: non ci meravigliano più, non ci fanno più trattenere il respiro dalla gioia. Così tutto
diventa grigio e appare noioso e banale, anche il
nostro amore. ... se anche noi ci sentissimo circondati
dal mistero forse non ci sentiremmo così inconsistenti e vuoti e forse non avremmo neanche più la
presunzione di considerare l’amore come un fatto
privato, come se ne fossimo noi i proprietari, gli
unici depositari o i solitari costruttori…
Maria Teresa Marra Abignente
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