martedì 19 febbraio 2013
“E dove è lo Spirito, là c’è libertà” (2 Cor 3, 17)
La chiesa ha bisogno di uno spirito di libertà e di franchezza proprio in riferimento alla parola: “Non spegnete lo Spirito” (1Ts 5, 19) – cosa che vale per tutti i tempi. Come non pensare qui a quanto riferisce Paolo sul suo scontro con Pietro: “Ma quando Cefa venne ad Antiochia mi opposi a lui faccia a faccia, perché si era messo dalla parte del torto... Ma quando vidi che non procedevano dritto rispetto alla verità dell’evangelo, dissi a Cefa di fronte a tutti: Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera dei pagani e non dei giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei giudei?” (Gal 2, 11-14). Se fu debolezza di Pietro il rinnegare la libertà dell’evangelo per paura della cerchia di Giacomo, fu suo merito e grandezza l’aver accettato la libertà di Paolo, che gli si oppose ‘faccia a faccia’. La chiesa vive ancora di questa libertà, che le ha aperto la strada nel mondo dei pagani. Ma dove potrebbe avvenire oggi qualcosa di uguale? Non si potrà oggi rimproverare alla chiesa, come Guglielmo di Auvergne, di mostrare tali barbarie e mostruosità “che chiunque si irrigidirebbe dallo spavento a questo spettacolo”. E nemmeno “che il carro della chiesa non (va) oggi più in avanti ma all’indietro, dal momento che i cavalli corrono all’indietro e lo tirano in tale senso”. Non le si deve però rimproverare di eccedere a volte in sollecitudine con troppe dichiarazioni e decreti, cosicché alcune norme hanno più contribuito a lasciare il secolo all’incredulità che non a difenderlo? Non la si dovrà rimproverare, in altre parole, di mostrare a volte troppa poca fiducia nella potenza vittoriosa della verità, che vive della fede? Non la si potrà rimproverare di barricarsi dietro sicurezze esteriori, invece di aver fiducia nella verità che vive nella libertà e non ha affatto bisogno di tali precauzioni? Ci dovremmo forse oggi nuovamente rammentare che la franchezza è una delle disposizioni di fondo del cristiano più messe in evidenza nel Nuovo Testamento. Fu la franchezza che permise a Pietro di affrontare i giudei e di predicare loro (At 2, 19; 4, 13. 29. 31); una franchezza che sta così all’inizio stesso della chiesa. Quali conseguenze per il cammino della chiesa nel mondo, se in questo secolo, che ha sete di libertà e che si è staccato dalla chiesa proprio per l’apparenza della libertà, ritornasse viva e maturasse a nuova evidenza quella parola, in cui Paolo riversò l’esperienza preziosa del suo credere: “E dove è lo Spirito, là c’è libertà” (2 Cor 3, 17). (Joseph Ratzinger, Il nuovo popolo di Dio).
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