Incrociarsi senza salutarsi,
stiparsi senza toccarsi,
fissarsi con sguardo fuggitivo,
incontrarsi senza un legame in una solitudine di massa irrequieta,
tale è la sorte della parola ballerina sullo schermo.
Potrà ancora l'anima dimorare nelle stanze della quiete?
E, come Maria,
nel silenzio del fiat mihi
concepire e generare la Parola?
Potrà l'uomo accedere ai percorsi della lectio e dell'oratio
per salire alla vetta della contemplatio? (...)
Tacet. Elogio del buon tacere
di Giovanni Pozzi
fissarsi con sguardo fuggitivo,
incontrarsi senza un legame in una solitudine di massa irrequieta,
tale è la sorte della parola ballerina sullo schermo.
Potrà ancora l'anima dimorare nelle stanze della quiete?
E, come Maria,
nel silenzio del fiat mihi
concepire e generare la Parola?
Potrà l'uomo accedere ai percorsi della lectio e dell'oratio
per salire alla vetta della contemplatio? (...)
Tacet. Elogio del buon tacere
di Giovanni Pozzi
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