Quando la notte è quasi terminata
e l’alba è tanto vicina
che possiamo toccare gli spazi-
è ora di lisciarsi i capelli
e preparare le fossette nelle guance-
e stupirsi di esser stati in pena
per quella vecchia vecchia svanita mezzanotte-
che ci atterrì soltanto per un’ora
Emily Dickinson
Mentre Socrate è seduto in una piazza, un uomo gli si avvicina,
in preda a visibile eccitazione.
“ Buongiorno Socrate, sai cosa ho appena saputo?”
“ No”, risponde il saggio, “come potrei saperlo?”
L’uomo, impaziente di condividere il suo segreto, si accinge
a raccontare la sua storia. Ma Socrate lo interrompe:
“ Aspetta un momento! Prima di cominciare, puoi dirmi se hai
fatto passare ciò che vuoi riferirmi attraverso i tre setacci?”
“I tre setacci?”, chiede l’altro stupito. “Ma non so di che cosa
stai parlando!”
“ Il primo setaccio è quello della bontà.
Quello che vuoi raccontarmi è una cosa buona?”
“Ebbene, non ci avevo pensato. Aspetta,,, no, non credo che
Si possa dire che si tratta di una cosa buona”.
“Allora, continua il filosofo, se non è una cosa buona, l’hai
almeno fatta passare per il secondo setaccio, quello della verità?
Quello che vuoi dirmi è vero?”
“ Devo confessare che non ne sono sicuro”, risponde l’altro
sempre più imbarazzato. “L’ho saputo da un amico che l’ha
sentito anche lui da…”
“Quindi non sai se è vero”.
“No, per dirla sinceramente, non ne so nulla “. Socrate allora
continua:
“ Se quello che vuoi dirmi non è una cosa buona, né sicuramente
vera, almeno passa attraverso il terzo setaccio? E’ utile che io
venga a saperla?”
“ Insomma, non credo che sia davvero utile”, risponde l’altro,
a disagio.
“ Allora ascolta! Se quello che vuoi dirmi non è una cosa buona,
né vera, né utile, preferisco non ascoltarla”.
Dal prologo del libro
Non giudicare! Di Yves-Alexander Thalmann
Di tempo non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto.
L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto
del tempo che gli appartiene.
Lucio Anneo Seneca
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