Io voglio sapere se Cristo è mai stato creduto, se è venuto e viene e verrà; o sia appena un'invenzione per un irreale gioco del Signore di contro al cupo giorno dell'uomo. Io voglio sapere se veramente qualcuno crede e come è possibile credere: se almeno i fanciulli -avanti ogni cultura- vedono ancora il Padre. Io voglio sapere se l'uomo è una fiera ancora sulle soglie della foresta: se la ragione è una rovina. Io voglio sapere se il nostro vivere è appena una difesa contro la vita degli altri: questo uomo bianco il più feroce animale sempre all'assalto contro ogni altro uomo, o maledetto occidente. Io voglio sapere se ci sono ancora gli assoluti, o se io sono sacerdote di colpevoli illusioni; se è vero che saremo finalmente liberi se saremo ancora liberi se saremo mai liberi. io voglio sapere qual è il potere di resistere, se sopravvivrà ancora l'amore, se pure è mai esistito. Io voglio sapere se resisterà ancora Cristo, perché, se no, mi ammazzo. Io voglio sapere se l'uomo cresce e quale sarà l'intelligenza d'un abitante della metropoli: se la scienza non sia la morte e questa macchina non sia la nostra bara d'acciaio. Io voglio sapere se esiste una forza salvatrice e se nasce a Natale; che almeno la Chiesa non sia la tomba di Dio, l'ultima sconfitta dell'uomo. |
Io voglio sapere
se la pace è possibile
se la giustizia è possibile
se lo spirito è più forte della forza.
Io voglio sapere
se qualcuno ha fede ancora
in un futuro.
Io voglio sapere
se Cristo è veramente risorto,
se la Chiesa ha mai creduto
che sia veramente risorto.
Io voglio sapere
perché allora è una potenza,
e perché non va per le strade
come una follia di sole
a dire: Cristo è nato! Cristo è risorto!
E perché non rinuncia alle ricchezze
per questa sola ricchezza di gioia.
Perché?
Mia chiesa amata e infedele,
mia amarezza di ogni domenica,
chiesa che vorrei impazzita di gioia.
Perché?
Io voglio sapere.
Davi Maria Turoldo
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