dal 1950 ogni domenica sulla terza pagina de L'Eco di Bergamo. In realtà, il primo contributo di Turoldo al giornale arrivò il 22 settembre del 1947. Era una poesia:
«Senti che è di troppo /
il sapore di una pesca /
in questa povertà /
di case diroccate /
senti che non ti è lecito /
provare questo dolciore /
d'anima emigrata /
dalle strade della tua umanità /
Sposata hai /
una pena /
di non sentire mai /
dolcezza alcuna /
che non sia di tutti...».
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