sabato 19 maggio 2012

fame d'una progrediente giustizia

Beati noi,
se con povertà di spirito sapremo
affrancarci dalla fallace fiducia nei beni economici
e mettere i nostri primi desideri nei beni spirituali e religiosi;
e se avremo per i Poveri rispetto ed amore come fratelli e immagini viventi di Cristo.
Beati noi,
se educati alla mansuetudine dei forti
sapremo rinunciare alla triste potenza dell'odio,
e della vendetta
e avremo la saggezza di preferire alla paura delle armi
la generosità del perdono,
l'alleanza della libertà e del lavoro,
la conquista della bontà e della pace.
Beati noi
se non faremo dell'egoismo
il criterio direttivo della vita
e suo scopo il piacere,
ma sapremo scoprire nella sobrietà un'energia,
nel dolore una sorgente di redenzione,
nel sacrificio il vertice della grandezza.
Beati noi,
se preferiremo essere oppressi che oppressori,
e se avremo sempre fame d'una progrediente giustizia.
Beati noi,
se per il regno di Dio,
nel tempo e oltre il tempo,
sapremo
perdonare e lottare,
operare e servire,
soffrire ed amare.
Non saremo delusi in eterno.
Paolo VI

Nessun commento:

Posta un commento