E la conversazione più tenera e incessante deve svolgersi con la Vergine Maria, Regina del mondo, Madre della Chiesa e di tutti gli uomini e soprattutto con Gesù Cristo, redentore dell'umanità.
La preghiera è perciò l'espressione prima e principale della vigilanza e della speranza cristiana. Nessun programma pastorale sulla vigilanza avrà efficacia se non sarà macerato nell'esperienza di preghiera che costituisce il banco quotidiano di prova e il forno infuocato di purificazione della speranza. Chi prega costantemente e intensamente, impara che cos'è la vigilanza e, anche nella prova, vede nascere in lui la speranza che non delude (cf Rm 5,2-5). Se vogliamo allora giungere a una percezione reale, non puramente nozionistica, di quanto ho spiegato nelle pagine precedenti, dobbiamo ascoltare le esortazioni pressanti di Gesù e degli Apostoli: "Bisogna pregare sempre senza mai stancarsi" (Lc 18,1); "Vegliate e pregate per non entrare in tentazione" (Mt 26,41); "Siate assidui nella preghiera: che essa vi mantenga vigilanti nel rendimento di grazie" (Col 4,2).
C M Martini
C M Martini
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