lunedì 31 maggio 2010

tu riveli la tua presenza quando due persone si accolgono reciprocamente in un'ospitalità genuina

"Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente.(Sof 3,14-18)
SALMO RESPONSORIALE (Ct 2,8.10-14)
R. La tua visita, Signore, ci colma di gioia.
Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline. R.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Àlzati, amica mia,
mia tutta bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata. R.
I fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza. R.
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro". R.
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
(Lc 1,39-56)
Due donne, ciascuna delle quali porta un segreto difficile a comunicare, il segreto più intimo e più profondo che una donna possa sperimentare sul piano della vita fisica: l'attesa di un figlio.
Elisabetta fatica a dirlo a causa dell'età, della novità, della stranezza. Maria fatica perché non può spiegare a nessuno le parole dell'angelo. Se Elisabetta ha vissuto, secondo il Vangelo, nascosta per alcuni mesi nella solitudine, infinitamente più grande è stata la solitudine di Maria. Forse per questo parte "in fretta"; ha bisogno di trovarsi con qualcuno che capisca e da ciò che le ha detto l'angelo ha capito che la cugina è la persona più adatta.
Quando si incontrano, Maria è regina nel salutare per prima, è regina nel saper rendere onore agli altri, perché la sua regalità è di attenzione premurosa e preveniente, quella che dovrebbe avere ogni donna. Elisabetta si sente capita ed esclama: "Benedetta tu tra le donne". Immaginiamo l'esultanza e lo stupore di Maria che si sente a sua volta compresa, amata, esaltata. Sente che la sua fede nella Parola è stata riconosciuta.
Il mistero della Visitazione ci parla quindi di una compenetrazione di anime, di un'accoglienza reciproca e discretissima, che non si logora con la moltitudine delle parole, che non richiede un eloquio fluviale ma che con semplici accenni di luci, di fiaccole nella notte, permette una comunicazione perfetta" [Da La donna nel suo popolo, Ed. Ancora, 1984, pp. 77ss].
hai operato grandi cose
per coloro che, sull'esempio di Maria,
credono nella tua parola
Dio d'amore, tu riveli la tua presenza quando due persone si accolgono reciprocamente in un'ospitalità genuina. Maria ha visitato Elisabetta ed è stata accolta con sincerità, amore ed affetto. Donaci lo spirito dell'ospitalità genuina per cui ci accogliamo sempre nel nostro circolo interno e conosciamo la tua presenza nella nostra vita. Te lo chiediamo per il Signore nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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