I vecchi la sognano.
I malati la mormorano.
I muti la pensano.
I paurosi la gridano.
Gli orfani la piangono.
I feriti la chiamano.
Tutti gli altri la dimenticano.
Oh, Madre! Oh, Madre!
GRIGORE VIERU
(Orfeo rinasce nell'amore, GRAPHE.IT)
“Lei è tutto: l’inizio di una vita,
l’incantesimo dell’infanzia,
la terra che si ama…”,
e come dirà lo stesso poeta in un’intervista
“la madre è la nostra infanzia invecchiata”;
( da Madre, tu sei…
Madre,
tu sei la patria!
il tuo corpo è
la cima della montagna
ricoperta di neve.
I tuoi occhi:
azzurri mari.
Le tue palme:
le nostre arature.
Il tuo respiro
è una nuvola
che porta pioggia
nei campi e sulle città…).
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