lo mi abbandono, o Dio, nelle tue mani.
Gira e rigira quest’argilla come creta nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi, come fu spezzata la vita di John, mio fratello. Domanda, ordina: “cosa vuoi che io faccia, cosa vuoi che io non faccia?”
Innalzato, calunniato, consolato, sofferente, inutile a tutto.
Non mi resta che dire, ad esempio della tua Madre:
«Sia fatto di me secondo la tua parola».
Dammi l’Amore per eccellenza, l’amore della croce,
ma non delle croci eroiche che potrebbero nutrire l’amor proprio,
di quelle Croci volgari, che purtroppo, porto con ripugnanza:
di quelle che s’incontrano ogni giorno nella contraddizione,
nell ‘oblio, nell’insuccesso, nei falsi giudizi, nella freddezza, nei rifiuti,
nei disprezzi degli altri, nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del cuore.
Allora, solamente Tu saprai che Ti amo,
anche se non lo saprò io, ma questo mi basta.
Robert Kennedy
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