Non mi è mai capitato di incontrare nessun giovane che non avesse una vita ricca, ma solo giovani che non sapevano del loro tesoro perchè coperto dal fango che malgrado loro, aveva affossato la loro ricchezza. Nessuno aveva insegnato loro come procurarsi gli attrezzi per disseppellirlo.
Etty ha indicato una strada. Vediamola.
Etty si autodescrive e si autocomprende proprio a partire dalla sua capacità di riflessione e di penetrazione del reale attraverso la grata del suo cuore in espansione: la mia camera è così bella e tranquilla . Io trascorro delle mezze nottate alla mia scrivania, a leggere e a scrivere vicino alla mia piccola lampada. Ho qui circa 1500 pagine di diario dell’anno scorso e ora me le rileggo (25).
Sembra che Etty si rilegga continuamente ma lungi dall’essere questo un esercizio di narcisismo è, in realtà, un continuo stupore e un invito pressante ad un’ulteriore crescita ed espansione della sua coscienza: Che ricca vita mi viene incontro ad ogni pagina! E pensare che è stata la mia vita e che lo è tuttora. Allo stupore si aggiunge subito la percezione e la penetrazione del senso profondo e del fine preciso di ogni riflessione: Non sono i fatti che contano nella vita, conta solo ciò che grazie ai fatti si diventa (25).
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