martedì 20 settembre 2011
volentieri là dentro se in Chiesa lui tornasse a parlare di Dio
Il mio non è un partito preso, ci tornerei volentieri là dentro se in Chiesa lui tornasse a parlare di Dio. Non basterà la castagnata d'autunno in oratorio a convincermi: il cuore giovane si muove con un'appassionata curiosità e un'amabile cura. Lungi dal fare i preziosi, noi sul sagrato c'abbiamo gusto fine per le cose e sappiamo distinguere i prodotti originali da quelli contraffatti. Noi cerchiamo il Dio vivace della Scrittura: quello che ride e gioca con i suoi figli, che crea e inventa. Che li aiuta a trovare un senso al loro precariato, che vedendo i loro sguardi trafitti parla loro di amore, di passione e di seduzione. Che ci stupisce conoscendo i nostri nomi uno ad uno e che ci racconta di come ha creato il sole, la luna e il firmamento. Che ci insegna a vincere le nostre paure, ad ottimizzare i nostri sbagli, a organizzare il nostro futuro. A non temere i contraccolpi di chi s'impegna per ammazzare la speranza. (don Marco Pozza)
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