Il breve vangelo di oggi si conclude così :Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Ancora
una volta, i lontani sono stranamente più idonei a capire il Maestro
e a cogliere la grazia del suo passaggio. Lo stesso gli accade con i
parenti stretti: lo considerano uscito di senno, mentre le folle lo
cercano per essere istruite e guarite da Lui.
Anche i discepoli, come il loro Maestro, sperimentano il mistero dell’incomprensione dei
vicini e del messaggio evangelico colto più facilmente e con
entusiasmo da chi è apparentemente lontano.Non lasciamoci sopraffare dall'incomprensione dei nostri vicini che anche noi potremmo sperimentare .
TUTTO
(Michel Quoist)
Questa sera, o Signore, ho paura.
Ho paura, perché il tuo Vangelo è tremendo.
E' facile sentirlo annunziare, ma è ben difficile viverlo.
Ho paura di sbagliarmi, o Signore.
Ho paura di essere soddisfatto della mia piccola vita discreta; ho paura di quello che do, che mi nasconde quello che non dono.
Ho paura, o Signore, perché c'è gente più povera di me, meno istruita di me, meno evoluta,
meno alloggiata, meno riscaldata, meno pagata, meno nutrita, meno accarezzata, meno amata.
Ho paura, o Signore, perché non faccio abbastanza per loro.
Non faccio tutto per loro. Bisognerebbe che io dessi tutto, fino a cancellare ogni sofferenza, ogni miseria, ogni peccato dal Mondo.
Allora, o Signore, bisognerebbe che io dessi tutto, tutto il mio tempo.
Bisognerebbe che io dessi la vita.
Eppure non è vero, Signore, non è vero per tutti, io esagero, bisogna essere ragionevoli.
Figliolo, non v'è che un comandamento, per tutti: "Amerai con TUTTO il cuore, con TUTTA l'anima, con TUTTE le forze".
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