Quando trovi una sorgente, non finisci mai di bere, di meravigliarti del suo continuo sgorgare. Non puoi non osservare che il movimento non intorbidisce l'acqua che rimane limpida e trasparente. Fai fatica a tornare alla tua pozzanghera dove un minimo agitare sporca l'acqua, non vedi più il fondo e non ritrovi lo specchio del tuo volto.
C'è dunque nelle stanze alte del potere,
anche se non confessata,
una paura della libertà.
Che non è solo di oggi.
Chi di noi ha più anni sulle spalle
ricorda come non raramente
si giustificasse l'imposizione di regole dall'alto
o una cieca obbedienza
con il fatto che il popolo,
la gente semplice - si diceva -
è lontana dall'essere matura
e dunque va indirizzata.
Conseguenza fu la crescita
di uomini e donne
dipendenti,
che pensavano di essere virtuosi,
affidando la navigazione
della coscienza e dell'intelligenza
ad altri.
Don Angelo
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