Io, da parte mia, da lunghi anni ho imparato o meglio ho capito nel profondo dell'essere che, quando c'è qualcosa che non va : incomprensioni, attacchi, ingiustizie, inimicizie, persecuzioni, divisioni, sicuramente la colpa è la mia, sicuramente c'è qualcosa che io ho sbagliato.
Ai piedi di Dio, la ricerca della mia colpa è facile, non prende tempo, fa soffrire ma non poi così tanto, perché è poi così bello e grande riconoscersi colpevoli e combattere perché la colpa venga cancellata, perché i comportamenti sbagliati vengano riformati, perché in ogni relazione con gli altri l'approccio divenga positivo ... il nostro compito sulla terra è di far vivere. E la vita non è sicuramente la condanna, lo ius belli, l'accusa, la vendetta, il mettere il dito nella piaga, il rivelare gli sbagli, le colpe degli altri, il tenere nascosta invece la nostra colpa, l'impazienza, l'ira, la gelosia, l'invidia, la mancanza di speranza, la mancanza di fiducia nell'uomo.
La vita è sperare sempre, sperare contro ogni speranza, buttarsi alle spalle le nostre miserie, non guardare alle miserie degli altri, credere che Dio c'è e che Lui è un Dio d'amore.
Nulla ci turbi e sempre avanti con Dio. Forse non è' facile, anzi può essere una impresa titanica credere così. In molti sensi è un tale buio la fede, questa fede che è prima di tutto dono e grazia e benedizione ...
Perché io e non tu?
Perché io e non lei, non lui, non loro?
Eppure la vita ha senso solo se si ama [...]
Se anche Dio non ci fosse, solo l'amore ha un senso, solo l'amore libera l'uomo da tutto ciò che lo rende schiavo, in particolare solo l'amore fa respirare, crescere, fiorire, solo l'amore fa sì che noi non abbiamo più paura di nulla, che noi porgiamo la guancia ancora non ferita allo scherno e alla battitura di chi ci colpisce perché non sa quello che fa, che noi rischiamo la vita per i nostri amici, che tutto crediamo, tutto sopportiamo, tutto speriamo. (Annalena Tonelli, Testimonianza, 1/12/2001).
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