"Vorrei fare con te
quello che fa
la primavera ai ciliegi”.
In questo incanto di parole
Pablo Neruda
racchiude
il senso del Natale:
sbocciare,
noi e Dio,
insieme,
come amanti,
uno di fronte all’altro,
occhi negli occhi.
Lascio ad Adriana Zarri di indicarci la strada:
“Se c'è uno stagno,
o anche soltanto una pozzanghera,
il cielo ci si specchia,
al tramonto ci si indugia la luce
e, la notte, ci cade dentro la luna:
tutto un mondo in una pozza d'acqua;
e noi non l'avevamo visto.
Distratti,
assenti,
avevamo solo fatto attenzione
a non bagnarci le scarpe.
Ma,
se appena la bellezza ci apre gli occhi,
sul mondo dilaga lo stupore:
stupefazione
che è l'incantamento,
che è gioia,
che è preghiera.”
Eccoci qua, io e Tiziano
Gesù, che predichiamo alla messa di Natale!
Giorgio Bonati
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