lunedì 26 dicembre 2016

ogni riflessione spinge al silenzio

In questi momenti difficili da noi e in altri paesi del mondo,
molti staranno vivendo
un Natale da schifo.
Non so dare una spiegazione
e ogni riflessione spinge al silenzio.
Anche Dio è silente: 
come un bambino ignaro, 
dorme. 
Mi viene un sospetto:
e se tutto fosse così semplice?
Se la vita fosse, nella sostanza,
un consegnarsi,
un donarsi?
Un mistero da vivere
più che da indagare o risolvere?
E scoprire anche che a Natale
Dio ci manda un messaggio semplice: 
che non si è stancato di noi. 
E non si stancherà mai.

Una preghiera: 
Dona, Signore, in qualche modo, 
un segno di speranza e di vicinanza 
agli sconfitti, 
a chi non ne può più di vivere, 
a chi si augura di morire presto, 
a coloro che si arrendono.
Tu, Dio del Natale, 
non sei uno con cui arrabbiarsi o discutere. 
Ti presenti col volto disarmante di un bambino 
che si consegna e si fida di tutti”.

È un modo d’essere:
il migliore per vivere bene.
Sappiamo metterci in gioco,
abbandonando le nostre sicurezze
e la nostra “fede su misura”?.

BUON NATALE A TUTTI:
a chi lo aspetta,
e a chi proprio no.
Che Dio possa trovare un posto nelle nostre case.
Facciamo posto in noi allo stupore e alla meraviglia per l’immaginabile.
Non cerchiamo più Dio in luoghi sacri particolari.
Non brontoliamo più per la sua assenza:
Egli è qui, nel volto di ogni essere umano,
consegnato alla nostra indifferenza.

Corrado Magnani

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