I discorsi filosofici degli antichi sono "esercizi spirituali" che non mirano a informare, ma a formare e a trasformare noi stessi. E se filosofare vuoi dire "esercitarsi a morire", esercitarsi a morire vuoi dire esercitarsi a vivere con piena lucidità, staccarsi dal proprio io per aprirsi a una prospettiva universale - l'itinerario della saggezza.
Nell’opera di Marco Aurelio troviamo appresi, difesi, vissuti, immaginati tutti i valori dello stoicismo, affrontati con una sistematicità assoluta, ancora più sorprendente se teniamo conto che si tratta di uno dei più grandi imperatori romani. Il sottotitolo coglie il senso ultimo delle azioni di Marco Aurelio sia nella sua vita di imperatore sia in quella di uomo; il proprio io, la ragione divina in noi, il nostro unico patrimonio, la nostra unica vera proprietà deve essere difesa come una ’cittadella interiore’. Prima di tutto conserva il capitale morale sembra dire Marco Aurelio, tutto il resto proviene da una forte azione difensiva del tesoro presente in ogni uomo. Logica, Fisica, Etica tre potenti armi ha disposizione dello stoico per poter pensare e agire secondo conformità alla ragione universale.
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