APOLOGO EBRAICO
(...). L'uomo di oggi ha perso il gusto delle grandi attese, degli interrogativi radicali, degli ampi orizzonti. La perdita di questa nostalgia dell'infinito da cui proviene e a cui è destinato lo rende meschino, curvo sulle piccole cose (...). Aveva ragione lo scrittore moralista francese secentesco La Rochefoucauld quando dichiarava : "Chi si dedica troppo alle piccole cose diventa incapace delle grandi". In molti c'è ormai l'abitudine all'esilio, stanno bene nella banalità di un'esistenza priva di fremiti e di tensione, non attendono più un "oltre", cioé una meta più alta, una destinazione che non sia solo una qualsiasi stazione di passaggio. (...). Nel suo Discorso sulle scienze e sulle arti il famoso filosofo francese Jean-Jacques Rousseau osservava : "L'anima si proporziona insensibilmente agli oggetti che la occupano e quindi sono i grandi orizzonti quelli che fanno i grandi uomini".
tratto da
"Le parole e i giorni"
di Gianfranco Ravasi
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