giovedì 11 agosto 2011
la decisione di un dodicenne
BAMBINI - I fanciulli si pongono tante domande che nascono dalla curiosità e dalla meraviglia che suscita in loro l’esperienza dell’essere. Spesso queste domande non vengono prese sul serio dagli adulti; invece emergono dal profondo e sono da tenere in considerazione: il continuo interrogare dei più giovani è indice di una capacità spontanea e innata di vedere a fondo le cose. Mi pare che anche per questo i bambini siano lodati da Gesù e proposti come modelli. L’episodio in cui tali domande emergono con particolare vigore, e sono fondate, valutate e accolte, è quello che narra la permanenza di Gesù al tempio all’insaputa dei suoi genitori. Qui Gesù sperimenta la forza che lo lega al Padre e che si esprime anche nelle istituzioni del tempio. Ma tale presenza del divino è spesso ostacolata: Gesù nella sua vita pubblica si scontrerà sovente con questo ostacolo, che emergerà anche nel rapporto con la classe sacerdotale, e sarà una delle cause che lo porteranno alla crocifissione. L’atteggiamento di Gesù mostra l’importanza che può assumere la decisione di un dodicenne. Di fronte a tale scelta noi abbiamo la sensazione di procedere su un terreno sacro, a cui bisogna avvicinarsi con rispetto. Anche i fanciulli sono quindi capaci di conoscere Dio spontaneamente e di avvicinarsi a lui. Essi sono abilitati a essere uditori della Parola e sono capaci di compiere scelte coraggiose. Carlo Maria Martini
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