Chuang-Tze:
"Supponiamo che una barca attraversi un fiume e un'altra, vuota, stia per scontrarsi con essa. Non perderebbe la calma neppure una persona irritabile. Ma supponiamo ci sia qualcuno nell'altra barca. Allora l'uomo della prima barca gli urlerebbe di tenersi a distanza. E se non sentisse la prima volta, né la seconda, né la terza, si passerebbe per forza alle male parole. Nel primo caso la barca era vuota, nel secondo era occupata. E così avviene con l'uomo. Se egli potesse passar vuoto attraverso la vita, chi potrebbe mai fargli del male?".
Nessun commento:
Posta un commento