mercoledì 19 febbraio 2014

liberi della libertà dei figli di Dio, possiamo scegliere di dare tempo a Lui che ci dedica il suo eterno tempo per realizzare la nostra vita secondo il suo progetto e compierla nell'incontro con Gesù, il Signore.


Se la vigilanza cristiana mira a preparare giorno dopo giorno l'incontro con il Signore che viene, esige pure una saggia attenzione a quanto può distoglierci da questo ideale, in particolare alle "seduzioni", che, più insidiose delle comuni tentazioni, sono come forti attrazioni che nascondono l'inganno.

Esse si possono ricondurre all'istinto del godimento, del possesso, del prestigio e del potere (cf 1 Gv 2,16), strettamente connessi tra loro e interdipendenti (cf 1 Gv 2,16; cf anche Mt 4,1-11; Mc 1, 12-13; Lc 4,1-13). Il godimento, ricercato come fine in se stesso e senza alcuna regola fuorché quella di godere il più possibile; la ricchezza, avidamente accumulata, posseduta e goduta; l'ambizione e la superbia, sempre a caccia di consenso, di prestigio e di successo, quali premesse per garantire il potere di asservire altri e manipolarli a mio uso e consumo. Questi atteggiamenti culturali e comportamentali non sono estranei neppure a una certa pratica religiosa, alle devozioni e alle oblazioni: si può, infatti agire come se Dio, la Madonna e i Santi esistessero per soddisfare le nostre esigenze. Non si pensi che le attrazioni siano tipiche di alcune categorie di persone, poiché ciascuno di noi vi è esposto.
Siamo chiamati a vigilare per dominarle, in modo che, liberi della libertà dei figli di Dio, possiamo scegliere di dare tempo a Lui che ci dedica il suo eterno tempo per realizzare la nostra vita secondo il suo progetto e compierla nell'incontro con Gesù, il Signore.
La vigilanza si attua nelle diverse forme di rinuncia, sia a ciò che è illecito, sia - con la dovuta discrezione - a qualcosa che di per sé sarebbe lecito. E' utile abituarsi a piccole rinunce al fumo, ai dolci, alle bibite, alla televisione, a lunghe e superficiali conversazioni telefoniche, a letture dispersive, a spese superflue nel cibo e nell'abbigliamento, ecc. Una simile ascesi giova pure al sistema nervoso, unifica la mente, aiuta il raccoglimento nella preghiera.

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